POLITICA
Il vicepremier all'attacco
Alfano: "Per la legge elettorale usiamo il sistema dei sindaci"
La riforma del sistema di voto è il primo punto in agenda del Nuovo centrodestra. Il governo ha ancora un anno di vita: "12 mesi poi di nuovo parola ai cittadini"

"Il centrodestra può risorgere, può cancellare il senso di sconfitta degli ultimi tempi, cancellare il declino". Lo ha ribadito il ministro Angelino Alfano a Padova alla convention del Nuovo Centro Destra. "Vogliamo che il governo attuale duri dodici mesi - ha aggiunto - poi nel 2015 si andrà a votare e il centrodestra può vincere". Alfano ha quindi puntato il dito sulla burocrazia, sulle tasse eccessive alle imprese, sull'evasione fiscale: "Siamo diversi dalla sinistra che ha un atteggiamento ispettivo - ha detto - ma proponiamo il sistema all'americana, un cittadino deve poter scaricare le sue spese raccogliendo scontrini e fatture. Funziona altrove, perché non in Italia? Vedremo così se il cosiddetto nero emergerà".
Primo obiettivo: nuova legge elettorale
Nel quadro politico italiano, ha poi ricordato, "ci sono tre poli: la contestazione (Grillo), quello della rottamazione (Pd di Renzi), poi ci siamo noi, il polo della ricostruzione che farà rinascere il Paese senza bisogno di rottamare tutto e tutti". Poi detta l'agenda per le prossime mosse: "La prima cosa che dobbiamo fare è cambiare la legge elettorale, in modo che i cittadini votino chi andrà in Parlamento. Noi su questo abbiamo le idee molto chiare, vogliamo la stessa legge con cui si eleggono i sindaci. Poi dobbiamo fare in modo che Senato e Camera non facciano lo stesso lavoro", ha concluso.
Primo obiettivo: nuova legge elettorale
Nel quadro politico italiano, ha poi ricordato, "ci sono tre poli: la contestazione (Grillo), quello della rottamazione (Pd di Renzi), poi ci siamo noi, il polo della ricostruzione che farà rinascere il Paese senza bisogno di rottamare tutto e tutti". Poi detta l'agenda per le prossime mosse: "La prima cosa che dobbiamo fare è cambiare la legge elettorale, in modo che i cittadini votino chi andrà in Parlamento. Noi su questo abbiamo le idee molto chiare, vogliamo la stessa legge con cui si eleggono i sindaci. Poi dobbiamo fare in modo che Senato e Camera non facciano lo stesso lavoro", ha concluso.