POLITICA
Agorà
Alfano, contro i trafficanti il modello Somalia: "Affondare i barconi in un quadro di legalità"
Al centro dell'intervento di Angelino Alfano ad Agorà ci sono il vertice straordinario di ieri a Bruxelles, con il potenziamento di Triton e l'ipotesi di bombardare i barconi, il contrasto al terrorismo e all'immigrazione sul territorio italiano e la morte di Lo Porto (comunicata ieri ma avvenuta tre mesi fa), il cooperante di Palermo rapito in Pakistan nel 2012.

Il vertice UE di ieri con il potenziamento di Triton, "tirare bombe e affondare i barconi in un quado di legalità", la morte di Giovanni Lo Porto per l'errore Usa, il blitz contro la rete di al Qaeda in Sardegna di questa mattina. E' ad Agorà su Rai Tre che il ministro Alfano parla a tutto tondo di terrorismo e immigrazione all'indomani della strage dei migranti in cui si stima che 800 persone abbiano perso la vita.
L'operazione contro al Qaeda in Sardegna
Il blitz di oggi contro l'organizzazione affiliata ad al Quaeda con base in Sardegna "significa che il nostro sistema funziona" e "che il nostro è un grande Paese capace di assestare questi colpi". E' con queste parole che Alfano commenta gli arresti di questa mattina contro un network che finanziava l'immigrazione clandestina e attentati contro il governo del Pakistan.
Immigrazione: "Tirare bombe e affondare i barconi"
Per combattere quella che definisce "la più macabra delle agenzie di viaggi", Alfano torna sul tema dell'affondare i barconi prima che partano. Il tutto, spiega, "nell'ambito di un'operazione di polizia" che preveda azioni mirate e "in un quadro di legalità internazionale", aggiungendo che sia il blocco navale sia "l'ipotesi di mandare migliaia di soldati italiani ed europei in Libia" sono irrealizzabili. Il modello è quello della Somalia.
Vertice straordinario Ue
Dal vertice di ieri a Bruxelles sull'immigrazione "abbiamo ottenuto il triplo delle risorse per Triton e si è aperto il varco all'accoglienza diffusa dei profughi in tutti i Paesi europei", afferma il ministro.
Nessun retroscena su Lo Porto
Giovanni Lo Porto è morto a gennaio, ucciso da un drone Usa tra Pakistan e Afghanistan, ma l'Italia è venuta a saperlo ufficialmente due giorni fa (con una telefonata di Obama a Renzi) e l'opinione pubblica solamente ieri. Il presidente Mattarella, ad esempio, nel suo discorso di insediamento di febbraio ne aveva citato il lavoro e il rapimento come se fosse vivo. Intanto gli Usa stavano verificando la sua identità, è la lettura di Alfano del gap informativo di tre mesi che separa il raid dalla notizia: "Dalle informazioni in nostro possesso, l'accertamento dell'identità ha richiesto tanto tempo e poi il premier Renzi ha voluto dirlo direttamente alla famiglia".
L'operazione contro al Qaeda in Sardegna
Il blitz di oggi contro l'organizzazione affiliata ad al Quaeda con base in Sardegna "significa che il nostro sistema funziona" e "che il nostro è un grande Paese capace di assestare questi colpi". E' con queste parole che Alfano commenta gli arresti di questa mattina contro un network che finanziava l'immigrazione clandestina e attentati contro il governo del Pakistan.
Immigrazione: "Tirare bombe e affondare i barconi"
Per combattere quella che definisce "la più macabra delle agenzie di viaggi", Alfano torna sul tema dell'affondare i barconi prima che partano. Il tutto, spiega, "nell'ambito di un'operazione di polizia" che preveda azioni mirate e "in un quadro di legalità internazionale", aggiungendo che sia il blocco navale sia "l'ipotesi di mandare migliaia di soldati italiani ed europei in Libia" sono irrealizzabili. Il modello è quello della Somalia.
Vertice straordinario Ue
Dal vertice di ieri a Bruxelles sull'immigrazione "abbiamo ottenuto il triplo delle risorse per Triton e si è aperto il varco all'accoglienza diffusa dei profughi in tutti i Paesi europei", afferma il ministro.
Nessun retroscena su Lo Porto
Giovanni Lo Porto è morto a gennaio, ucciso da un drone Usa tra Pakistan e Afghanistan, ma l'Italia è venuta a saperlo ufficialmente due giorni fa (con una telefonata di Obama a Renzi) e l'opinione pubblica solamente ieri. Il presidente Mattarella, ad esempio, nel suo discorso di insediamento di febbraio ne aveva citato il lavoro e il rapimento come se fosse vivo. Intanto gli Usa stavano verificando la sua identità, è la lettura di Alfano del gap informativo di tre mesi che separa il raid dalla notizia: "Dalle informazioni in nostro possesso, l'accertamento dell'identità ha richiesto tanto tempo e poi il premier Renzi ha voluto dirlo direttamente alla famiglia".