POLITICA
Il Primo convegno nazionale dei giovani Ncd
Alfano: "Non torneremo all'ovile"
Il Nuovo Centrodestra avverte: gli accordi non si fanno in due. Il vicepremier: "Abbiamo creato il nuovo Centrodestra che non piace né alla destra né alla sinistra. Non temiamo nulla, non siamo un piccolo partito"

Nel giorno dell'incontro tra il sindaco di Firenze e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, Pesaro ospita il Primo convegno nazionale dei giovani del Nuovo Centrodestra.
Le dichiarazioni di Alfano sulla legge elettorale
Il leader di Ncd nel suo intervento ha parlato di legge elettorale: "Noi siamo perché si facciano delle coalizioni. Non ci faranno tornare all'ovile, neanche per legge". "Abbiamo creato il Nuovo Centrodestra che non piace né alla destra né alla sinistra. Non temiamo nulla, non siamo un piccolo partito senza di noi non possono fare la nuova legge elettorale". "Mi pare davvero impossibile che riescano a fare la legge elettorale senza di noi. Si scordino di farla senza di noi. Anche perché noi abbiamo avuto il coraggio di rompere con Forza Italia e non siamo un piccolo partito".
Le proposte Ncd
Il leader del Nuovo Centro Destra, Angelino Alfano, ha poi aggiunto: "Noi proponiamo cose di buon senso. Siamo contro il Parlamento dei nominati", quindi "non ci propongano di nuovo delle liste bloccate piccole o grandi che siano". Inoltre Ncd è "a favore di uno sbarramento vero che consenta di eliminare il ricatto dei partitini. Visto che noi non siamo e non saremo un piccolo partito, non temiamo lo sbarramento vero". "Siamo per l'indicazione diretta del capo dell'esecutivo da parte di una coalizione - ha proseguito - e siamo perché esistano le coalizioni e non solo due partiti che sono contro la storia italiana".
Sull'incontro Renzi Berlusconi
Contro gli accordi a due si è espresso anche l'ex presidente del Senato ed esponente del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani: ''Berlusconi per ora è all'opposizione. Se poi Renzi vuole fare un governo con lui, vada pure avanti"; gli accordi - ha aggiunto - ''vanno fatti a più mani e a più teste e non a due''.
L'avvertimento arriva anche dal ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello: "Renzi può incontrare chi vuole, fa bene a incontrare l'opposizione, e ad allargare lo spettro, ma se poi fa un accordo con l'opposizione ed esclude la maggioranza, poi con quelle forze deve fare anche il governo".
La posizione dei montiani
Il segretario di Scelta Civica Stefania Giannini ha affermato che la base di confronto "è una legge che dia governabilità e un rapporto diretto tra elettori ed eletti. L'Italia ha bisogno di una legge che salvaguardi il bipolarismo ma non crei un bipartitismo. Noi partiamo dal Mattarellum corretto, ma anche dal sindaco d'Italia". Ha poi commentato l'incontro avuto con il leader democratico: "Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del Titolo V e della legge elettorale. Si va con un accordo di maggioranza perché Renzi sta dialogando con il Ncd, quindi io credo che ci sia la base per potersi confrontare".
Le dichiarazioni di Alfano sulla legge elettorale
Il leader di Ncd nel suo intervento ha parlato di legge elettorale: "Noi siamo perché si facciano delle coalizioni. Non ci faranno tornare all'ovile, neanche per legge". "Abbiamo creato il Nuovo Centrodestra che non piace né alla destra né alla sinistra. Non temiamo nulla, non siamo un piccolo partito senza di noi non possono fare la nuova legge elettorale". "Mi pare davvero impossibile che riescano a fare la legge elettorale senza di noi. Si scordino di farla senza di noi. Anche perché noi abbiamo avuto il coraggio di rompere con Forza Italia e non siamo un piccolo partito".
Le proposte Ncd
Il leader del Nuovo Centro Destra, Angelino Alfano, ha poi aggiunto: "Noi proponiamo cose di buon senso. Siamo contro il Parlamento dei nominati", quindi "non ci propongano di nuovo delle liste bloccate piccole o grandi che siano". Inoltre Ncd è "a favore di uno sbarramento vero che consenta di eliminare il ricatto dei partitini. Visto che noi non siamo e non saremo un piccolo partito, non temiamo lo sbarramento vero". "Siamo per l'indicazione diretta del capo dell'esecutivo da parte di una coalizione - ha proseguito - e siamo perché esistano le coalizioni e non solo due partiti che sono contro la storia italiana".
Sull'incontro Renzi Berlusconi
Contro gli accordi a due si è espresso anche l'ex presidente del Senato ed esponente del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani: ''Berlusconi per ora è all'opposizione. Se poi Renzi vuole fare un governo con lui, vada pure avanti"; gli accordi - ha aggiunto - ''vanno fatti a più mani e a più teste e non a due''.
L'avvertimento arriva anche dal ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello: "Renzi può incontrare chi vuole, fa bene a incontrare l'opposizione, e ad allargare lo spettro, ma se poi fa un accordo con l'opposizione ed esclude la maggioranza, poi con quelle forze deve fare anche il governo".
La posizione dei montiani
Il segretario di Scelta Civica Stefania Giannini ha affermato che la base di confronto "è una legge che dia governabilità e un rapporto diretto tra elettori ed eletti. L'Italia ha bisogno di una legge che salvaguardi il bipolarismo ma non crei un bipartitismo. Noi partiamo dal Mattarellum corretto, ma anche dal sindaco d'Italia". Ha poi commentato l'incontro avuto con il leader democratico: "Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del Titolo V e della legge elettorale. Si va con un accordo di maggioranza perché Renzi sta dialogando con il Ncd, quindi io credo che ci sia la base per potersi confrontare".