Il caso della campagna elettorale
Alfano: "Salvini deve parlare". Segretario della Lega, stasera a Pisa: "Non voglio essere protetto"
Dopo la contestazione, in Umbria (con insulti e sputi) il leader del Carroccio aveva polemizzato con il Viminale: "Certa violenza fa comodo a qualcuno"

"Nonostante il mio noto dissenso dalle sue parole, mi impegnerò sempre al massimo per il suo diritto a dire ciò che ritiene di dire". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, oggi a Spoleto, dopo le polemiche per le proteste durante i comizi del leader della Lega, Matteo Salvini.
Riferendosi sempre a Matteo Salvini, il ministro dell'Interno ha sottolineato di non credere "che abbia inibita la libertà di parola". "Ma è assolutamente indegno - ha aggiunto - che qualcuno voglia impedirgli di parlare".
Poi, il responsabile del Viminale rammenta: "Quando Maroni era ministro dell'Interno, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fu colpito da una statuetta ad una manifestazione a Milano e nessuno se la prese con Maroni".
Salvini: "Dove sono Renzi e Alfano?"
Ieri, dopo una forte contestazione in Umbria a Marsciano, il leader della Lega aveva detto: "Dove sono Renzi e Alfano? Dove sta la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso!"
"Non reagiamo con violenza, siamo adulti e civili, ma non stiamo neanche lì a farci sputare in testa". Cosi' il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, intervistato a Radio Padania, è tornato a commentare le contestazioni durante i suoi interventi elettorali. "Non ci spaventano - ha aggiunto riferendosi a coloro che protestano - sono loro che hanno paura". Poi, la richiesta: "Il governo e le forze dell'ordine intervengano contro i centri sociali".
Alfano: "Il diritto di parola non è inibito per Salvini"
Alfano ha quindi elogiato la gestione dell'ordine pubblico in occasione della visita del segretario della Lega ieri a Perugia e in altre località dell'Umbria. "L'ordine pubblico - ha sottolineato - ha funzionato anche qui. "Non credo che agli italiani - ha detto ancora Alfano - manchino le parole di Salvini, nel senso che lo sentono parlare in qualunque giorno e a qualunque ora. Non credo - ha concluso il ministro dell'Interno - che abbia inibita la libertà di parola"