Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/alfano_governo_ncd-120951bb-5136-446c-b06a-30782e54690c.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Il leader del Nuovo Centrodestra incalza il Pd: riforma della giustizia

Alfano: da larghe intese a "intese chiare"

Il vicepremier a Milano ottimista sul futuro: "Ora patto di governo più chiaro"
 

Condividi
Angelino Alfano
"Siamo passati da un governo di intese larghe a intese chiare": lo ha detto il vicepremier Angelino Alfano a Milano. "Quelle di prima - ha aggiunto - erano molto larghe e un po' meno chiare, queste saranno meno larghe ma certamente più chiare. L'ambizione che non abbiamo è di fare un movimento politico di centrodestra che piace alla sinistra: noi non vogliamo piacere alla sinistra, altrimenti vorrebbe dire che abbiamo sbagliato. Per questo prendiamo mazzolate sia da giornali di destra che di sinistra, vuol dire che siamo nel giusto", ha aggiunto Alfano. "Sappiamo - ha assicurato il leader di Ncd - di essere alternativi a una sinistra che non ha perso il riflesso condizionato della sinistra storica di controllo delle persone".

"Una scommessa fino al 2015"
Il vicepremier ha in particolare citato quello che ha definito "l'eccesso di intercettazioni, di tassazione e di verifiche fiscali. Le nostre distanze e differenze rispetto alla sinistra - ha concluso Alfano - restano tutte vive più che mai. Abbiamo fatto una scommessa politica che non è eterna ma di un anno fino 2015", ha detto il vicepremier chiudendo un convegno dell'Ncd dove ha parlato della prossima agenda del governo. "Sono convinto - ha concluso - che nel 2015 gli italiani potranno avere l'alternativa di un governo vincente. Se questo nostro paese non riuscirà a dare lavoro ai propri giovani e rasserenare chi il lavoro ce l'ha, è destinato al declino". "Per questo - ha aggiunto - il lavoro sarà la priorità delle priorità". 

"Nel centrodestra troppa rassegnazione"
"Nella nostra metà campo c'era troppa rassegnazione", ma "il male è proprio la rassegnazione", ha detto Alfano parlando dell'evoluzione del centrodestra. "Noi - ha assicurato - invece non siamo rassegnati al declino dell'Italia, così come non siamo rassegnati alla sconfitta del centrodestra. Con la nuova maggioranza ci sarà la possibilità di una maggiore chiarezza e di una maggiore focalizzazione sui risultati". Secondo Alfano, questi risultati da conseguire saranno "scritti nel contratto di governo" e "nel 2014 si possono realizzare alcune cose importanti".

Il nodo della legge elettorale
Prima di tutto, ha spiegato il vicepremier, una "legge elettorale che deve restituire agli elettori il potere di scegliere i candidati e salvaguardare il bipolarismo". Quindi "il superamento del bicameralismo perfetto, la diminuzione delle tasse sul lavoro e la detassazione del salario di produttività". Negli impegni per il 2014, "capitolo a parte è la giustizia: penso che il Pd non abbia più alibi e possa procedere insieme a noi a riformare la giustizia nel suo aspetto penale".