MONDO
Algeria, Bouteflika rientra dalla Svizzera dopo cure in ospedale tra nuove proteste di piazza
Il presidente algerino dal 24 febbraio era in ospedale a Ginevra a causa delle sue gravi condizioni di salute. Migliaia di algerini continuano le manifestazioni, vogliono le sue dimissioni

Abdelaziz Bouteflika, il presidente dell'Algeria, è rientrato nel tardo pomeriggio nel proprio paese, da cui si era allontanato il 24 febbraio per recarsi in Svizzera per cure mediche.
Un aereo del governo algerino, partito da Algeri per Ginevra è ridecollato per riportate tempestivamente a casa il presidente, questo a causa della profonda crisi politica che sta attraversando il paese nordafricano e le proteste e scioperi che si stanno svolgendo da tre settimane.
La notizia ufficiale del rientro dell'anziano Capo di Stato algerino, 82enne, è stata data dal sito della tv Ennahar. Bouteflika è al potere dal 1999. Nel 2013 ebbe un'ischemia celebrale, che lo ha costretto sulla sedia a rotelle e con gravi difficoltà nel parlare. Da allora appare raramente in pubblico.
L'annuncio il 10 febbraio dell'intenzione di ricandidarsi per il suo quinto mandato alla presidenza del paese alle elezioni del prossimo aprile ha innescato settimane di massicce proteste, in cui decine di migliaia di persone sono scese in piazza.
Anche dopo la notizia del rientro odierno in patria del capo di Stato, migliaia di studenti sono scesi nelle strade dell'Algeria per protestare contro la candidatura del presidente Adelaziz Bouteflika mentre le scuole sono rimaste chiuse e i trasporti nella capitale sono stati bloccati dallo sciopero. Nessun treno, metropolitana, tram o pullman ha circolato ad Algeri. Circa mille studenti si sono radunati pacificamente nel centro della capitale, mentre altri hanno manifestato anche in altre città. Anche la gran parte dei negozi nel centro della capitale è rimasta chiusa, così come in alcuni altri distretti.
La gente non accetta più che il presidente, non più in grado di governare a causa delle sue precarie condizioni di salute, sia stato sostituito ed esautorato nelle sue funzioni da un gruppetto di familiari ed uomini del partito.
In tutto il paese si protesta anche contro la decisione di far iniziare le vacanze primaverili in anticipo, anziché il 21 marzo, perché in questo modo si costringono migliaia di studenti a lasciare i campus e ad allontanarsi dalle città e tentare di smorzare la tensione e la protesta popolare.
Un aereo del governo algerino, partito da Algeri per Ginevra è ridecollato per riportate tempestivamente a casa il presidente, questo a causa della profonda crisi politica che sta attraversando il paese nordafricano e le proteste e scioperi che si stanno svolgendo da tre settimane.
La notizia ufficiale del rientro dell'anziano Capo di Stato algerino, 82enne, è stata data dal sito della tv Ennahar. Bouteflika è al potere dal 1999. Nel 2013 ebbe un'ischemia celebrale, che lo ha costretto sulla sedia a rotelle e con gravi difficoltà nel parlare. Da allora appare raramente in pubblico.
L'annuncio il 10 febbraio dell'intenzione di ricandidarsi per il suo quinto mandato alla presidenza del paese alle elezioni del prossimo aprile ha innescato settimane di massicce proteste, in cui decine di migliaia di persone sono scese in piazza.
Anche dopo la notizia del rientro odierno in patria del capo di Stato, migliaia di studenti sono scesi nelle strade dell'Algeria per protestare contro la candidatura del presidente Adelaziz Bouteflika mentre le scuole sono rimaste chiuse e i trasporti nella capitale sono stati bloccati dallo sciopero. Nessun treno, metropolitana, tram o pullman ha circolato ad Algeri. Circa mille studenti si sono radunati pacificamente nel centro della capitale, mentre altri hanno manifestato anche in altre città. Anche la gran parte dei negozi nel centro della capitale è rimasta chiusa, così come in alcuni altri distretti.
La gente non accetta più che il presidente, non più in grado di governare a causa delle sue precarie condizioni di salute, sia stato sostituito ed esautorato nelle sue funzioni da un gruppetto di familiari ed uomini del partito.
In tutto il paese si protesta anche contro la decisione di far iniziare le vacanze primaverili in anticipo, anziché il 21 marzo, perché in questo modo si costringono migliaia di studenti a lasciare i campus e ad allontanarsi dalle città e tentare di smorzare la tensione e la protesta popolare.