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ECONOMIA

Vicino la firma

Alitalia-Etihad. Stretta finale per chiudere. Il governo approva l'intesa

"Siamo vicini alla conclusione" dice il Ministro dello Sviluppo economico Maurizio Lupi dopo l'incontro con l'ad di Etihad, James Hogan. Compagnia di Abu Dhabi pronta ad acquistare almeno il 40% di Alitalia. L'accordo prevede il rilancio di Malpensa. Smentite l'ipotesi di tagli 

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Etihad si avvicina sempre di più ad Alitalia e il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi risponde così a chi gli chiede se l'ingresso della compagnia degli Emirati porterà tagli al personale: "Tutto quello che leggo sui giornali non è vero".

Lupi: siamo alla conclusione, piano molto positivo
Ieri dopo l'incontro con James Hogan, l'amministratore delegato di Etihad, il Ministro Maurizio Lupi a margine del Salone del Mobile ha fatto sapere che al governo interessano il piano industriale e lo sviluppo che ne può derivare: "Ho visto fisicamente la loro proposta - ha detto - noi abbiamo condiviso le linee generali del piano che ora deve essere tradotto in lettere di impegni e di intenti". Ribadisce Lupi, insieme al premier  Matteo Renzi: ''Siamo verso la conclusione'' e quello di Etihad è un progetto che approva perchè "molto positivo, come avevamo impostato con i sindacati "che verranno convocati per lavorare insieme" una volta che sarà ufficiale il piano industriale. Intanto gli arabi sarebbero pronti a investire 500 milioni di euro in aumento di capitale per acquistare almeno il 40% della compagnia di bandiera. Titolare dello Sviluppo economico che non si sbilancia però sulla tempistica: ''a deciderla saranno Etihad e Alitalia, non il governo''.

La preoccupazione degli assistenti di volo
Non mancano le preoccupazioni dei dipendenti. A parlare, per gli assistenti di volo, è Antonio Divietri, presidente della associazione di categoria, Anpav: "L'operazione Cai fu l'esperimento in vitro di una straordinaria deindustrializzazione dell'Italia - ha dichiarato - ci auguriamo che il premier Matteo Renzi sappia dare discontinuità  a questi processi, negoziando con Etihad delle condizioni che rimettano in equilibrio il sistema produttivo, dando certezze di stabilità ai lavoratori e connessioni al Paese. Ogni aeroplano che dovesse mancare all'appello ha un effetto sugli aeronaviganti, sul sedime aeroportuale e sulle possibilità di rilancio del nostro Paese"