ECONOMIA
Calenda: serve prestito ponte da 300-400 milioni
Alitalia, Gentiloni: non la si può nazionalizzare

"Sulla questione Alitalia bisogna dire la verità, l'ho già detta prima, lo dico anche adesso: non ci sono le condizioni per una nazionalizzazione di Alitalia", ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Benevento. "Tuttavia il governo si sente impegnato a difendere lavoratori, utenti, contribuenti e cittadini per non disperdere risorse e asset della compagnia". "Ci lavoreremo sapendo tuttavia che l'esito del referendum rende più difficile la sfida".
Gentiloni: sono deluso e preoccupato
"Non posso tacere la preoccupazione per quello che sta accadendo ad Alitalia", ha detto Gentiloni. "Bisognerebbe - ha aggiunto - essere in grado di stare sul mercato per competere. Da parte mia c'è stata delusione per il fatto che l'opportunità dell'accordo tra aziende e sindacati non sia stata colta".
Calenda: serve prestito ponte da 300-400 milioni
“Il nuovo commissario deve assicurare la continuità dell'azienda e poi trovare un acquirente per Alitalia che sappia gestirla". Per la continuità: "l''unica cosa sarà avere un prestito ponte dallo Stato, intorno ai tre/quattro cento milioni per assicurare sei mesi di gestione", ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda.
Gentiloni: sono deluso e preoccupato
"Non posso tacere la preoccupazione per quello che sta accadendo ad Alitalia", ha detto Gentiloni. "Bisognerebbe - ha aggiunto - essere in grado di stare sul mercato per competere. Da parte mia c'è stata delusione per il fatto che l'opportunità dell'accordo tra aziende e sindacati non sia stata colta".
Calenda: serve prestito ponte da 300-400 milioni
“Il nuovo commissario deve assicurare la continuità dell'azienda e poi trovare un acquirente per Alitalia che sappia gestirla". Per la continuità: "l''unica cosa sarà avere un prestito ponte dallo Stato, intorno ai tre/quattro cento milioni per assicurare sei mesi di gestione", ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda.