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ECONOMIA

Alitalia, allarme dei sindacati: "A rischio gli stipendi di febbraio"

Secondo incontro tra commissario straordinario Leogrande e rappresentanze dei lavoratori del trasporto aereo. Ribadita la situazione di criticità in assenza dei fondi ristoro previsti
 

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Il primo incontro è stato mercoledì con i sindacati di categoria Filt, Fit, Uilt e Uglta, convocati con urgenza dal commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande. E dopo averlo incontrato hanno fatto sapere che Leogrande "ha ribadito la situazione di forte criticità finanziaria dell'azienda che, in assenza dell'urgente erogazione dei fondi di ristoro previsti, pone a serio rischio" il pagamento "delle retribuzioni di febbraio". Il commissario, nell'incontro di giovedì, ha ribadito le stesse preoccupazioni a Fnta, che raggruppa Anpac, Anpav e Anp (personale navigante delle maggiori compagnie aeree in Italia) e Usb.

 Alitalia, quindi, in amministrazione straordinaria, potrebbe non riuscire a pagare gli stipendi di febbraio senza la veloce erogazione dei 20 milioni di euro legati ai fondi di ristoro per novembre.

Leogrande, riferiscono le stesse fonti, è in attesa di avere disposizioni o indicazioni da parte del Mise sul futuro della vendita degli asset dell'azienda.  "Al tavolo", prosegue un comunicato dei sindacati, "abbiamo sottolineato la necessità di un immediato rifinanziamento di Alitalia in amministrazione straordinaria per garantirne la continuità e l'operatività al fine di consentire la rapida definizione del processo di start up della Newco. La vicenda Alitalia in amministrazione straordinaria e il rilancio della stessa attraverso Ita", sottolineano i sindacati, "è ormai un'emergenza che deve costituire una priorità per il prossimo Governo che dovrà confermare l'indirizzo politico industriale e concretizzare l'operazione di rilancio".

Secondo le quattro sigle del trasporto aereo, "l'elemento cardine che sinora è mancato e che si configura quale condizione imprescindibile" è quello relativo "all'attivazione di una cabina di regia, come più volte sollecitato dalle scriventi, che coinvolga tutti gli attori istituzionali, industriali, sindacali e regolatori".

Le organizzazioni sindacali, conclude la nota, "hanno attivato e continueranno a sollecitare tutti i canali istituzionali, italiani e comunitari, per scongiurare un drammatico epilogo che sarebbe inaccettabile nei confronti dei lavoratori e del Paese".