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ECONOMIA

Incontro al Ministero del Lavoro

Alitalia, sindacati chiedono cassa integrazione fino al 2025

Respinta la richiesta formale di 12 mesi di ammortizzatori sociali per i lavoratori che non rientreranno in Ita. Saranno convocati nuovi incontri

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Cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di Alitalia che non rientreranno in Ita fino al 2025, ossia una durata "commisurata" alle prospettive del piano della newco: questa la richiesta dei sindacati al ministero del Lavoro nell'incontro di oggi. Per i sindacati la richiesta formale di Alitalia di un anno di Cigs è infatti "troppo poco" perché i lavoratori non assunti da Ita rischiano di rimanere senza tutele, affermano in una nota Anpac e Anpav, al termine dell'incontro con il ministero del Lavoro sulla richiesta di proroga
dell'Ammortizzatore sociale. 

All'incontro - al quale oltre all'Anpac e Anpav hanno partecipato anche le sigle confederali e l'Usb, erano presenti il Direttore generale del ministero del Lavoro, De Camillis, il Direttore generale del Mims Settore Trasporto Aereo, Fiorillo, i Commissari Straordinari gruppo Alitalia, il Direttore Grenerale Zeni e lo staff.

"Abbiamo colto l'occasione per ribadire la necessità di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per mettere velocemente in campo gli strumenti tecnicamente necessari per provvedere al mantenimento delle licenze / abilitazioni / certificazioni del personale e riqualificazione professionale per l'acquisizione di nuove competenze idonee a favorire le future prospettive lavorative. In materia, de Camillis ha dato positivo riscontro rispetto alla necessità di costruire la risposta adeguata di concerto con le Regioni. In considerazione dell'estrema urgenza e importanza della materia, il Ministero, a valle di una serie di verifiche necessarie, convocherà un nuovo incontro", sottolineano Anpac e Anpav.

L'offerta vincolante Ita
E' scaduta intanto il 31 agosto l'offerta vincolante presentata da Ita per il ramo volo dell'Alitalia in amministrazione straordinaria. Comprende 52 aerei in leasing e un numero di slot correlato, oltre ai contratti e agli asset accessori. L'offerta era stata presentata il 16 agosto e resa vincolante da parte di Ita dopo il Cda del 24 agosto scorso. I termini finanziari dell'offerta restano riservati

Ita ha una dotazione di capitale di circa 700 milioni di euro, la maggior parte dei quali andranno a coprire le spese legate all'avvio dell'operatività fissata per il 15 ottobre. Intanto prosegue il confronto con i sindacati, avviato il 25 agosto scorso, sul tipo di contratto nel quale inquadrare i nuovi assunti.

Le posizioni sono ancora distanti, ma Ita si è detta disposta a ragionare sul Contratto collettivo nazionale di lavoro a condizione che si raggiunga un accorso entro il 20 settembre, in coerenza con le esigenze del Piano industriale. L'azienda resta invece ferma sull'organico iniziale che sarà di 2.800 persone.

L'obiettivo di Ita è di chiudere in fretta l'acquisizione del ramo aviation della compagnia in amministrazione straordinaria, acquisito il Certificato di operatore aereo, rilasciato dall'Enac il 18 agosto, per poi concentrarsi sul personale, mentre resta ancora da capire come verrà gestita la partita del brand Alitalia, oltre alla parte handling e manutenzione.

Il 26 agosto Ita ha avviato le vendite dei biglietti sul proprio sito web e contestualmente ha aperto la piattaforma per la raccolta delle candidature per il personale. Secondo dati
raccolti da LaPresse, le candidature al 1 settembre erano 18.703. Di queste 1.909 per il ruolo di comandante e pilota - 794 provenienti da Alitalia -; 5.060 (1.528 da Alitalia) per gli assistenti di volo e 11.734 (1.404 da Alitalia) per Overhead.