ECONOMIA
Bonanni (Cisl): "Accordo fatto". Angeletti (Uil): non ci sono condizioni
Alitalia. Sindacati divisi sul contratto e l'accordo con Etihad
Cgil e Cisl annunciano l'accordo sull'applicazione del contratto nazionale del settore. Ma la Uil frena: "Se le cose non cambiano e il testo rimane questo, non ci sarà esito positivo". Alle 17 convocate le sigle di categoria

Ci potrebbe essere la svolta nella trattativa Alitalia, ma i sindacati confederali sono divisi. Mentre Cgil e Cisl annunciano infatti che è stata trovata un'intesa al Ministero dei Trasporti con azienda e governo sul contratto nazionale di settore e i risparmi sul costo del lavoro (che la ex compagnia di bandiera ha stimato in una trentina di milioni per la parte finale del 2014), la Uil si sfila dall'accordo. Alle 17 - hanno annunciato Camusso e Bonanni - sono state convocate le categorie per la firma.
La versione della Uil
"Se le cose non cambiano e il testo rimane questo - dice il segretario generale della Uil Luigi Angeletti - non credo he ci siano le condizioni perché il rush finale abbia esito positivo". Angeletti ha tuttavia precisato che la situazione potrebbe cambiare "se alle cinque", quando si incontrano le categorie, "si trova un'altra soluzione". Per la Uil "il testo del nuovo contratto viola molti diritti delle persone che lavorano in Alitalia e non c'entra nulla con l'operazione Etihad". Quanto al fatto che Camusso e Bonanni abbiano detto che ci sono le condizioni per la firma dell'accordo da parte dei sindacati di categoria alla ripresa del tavolo oggi pomeriggio, Angeletti ha detto: "Loro sono d'accordo, noi no". La Uil trasporti ha sollevato il tema della misurazione della rappresentanza, proponendo che il peso dei naviganti sia calcolato in base ai soli dipendenti Alitalia, come per un contratto aziendale, affinché conservino la centralità. La pensano diversamente gli altri sindacati, che, in base all'accordo interconfederale sulla rappresentanza, trattandosi di un contratto nazionale, sostengono che la rappresentatività si debba misurare rispetto ai lavoratori del settore aereo.
Bonanni (Cisl): "Si può chiudere oggi"
La pensa diversamente Raffaele Bonanni di Cisl: "La forza per chiudere il contratto c'è. Oggi mi pare che abbiamo bloccato la situazione". Secondo l'ad della compagnia, Gabriele del Torchio, pare non ci siano molte alternative: "Alitalia sta morendo. Credo che stasera troveremo un accordo".
La proposta contrattuale
La proposta contrattuale avallata da Cgil e Cisl e osteggiata da Uil, per quest'anno non prevede aumenti contrattuali. Questi scatteranno, invece, dal biennio successivo, quando crescerà del 6,5% la componente fissa della retribuzione del personale navigante (circa 250 euro in più, secondo stime sindacali) e del 6% il minimo tabellare del personale di terra (circa 120 euro). Gli aumenti saranno erogati in due volte: a maggio 2015 e a luglio 2016. Per il 2014 la proposta del taglio del costo del lavoro complessivamente peserà per circa 31 milioni che saranno così suddvisi: 16,5 milioni sui piloti, per 8,5 milioni sugli assistenti di volo e 5 milioni sul personale di terra. Un lavoratore di terra perderà circa 100 euro al mese, un comandante 1.500 euro. La trattenuta è progressiva, dal 4% per i redditi tra 30-40mila euro al 10% oltre i 90mila euro.
La versione della Uil
"Se le cose non cambiano e il testo rimane questo - dice il segretario generale della Uil Luigi Angeletti - non credo he ci siano le condizioni perché il rush finale abbia esito positivo". Angeletti ha tuttavia precisato che la situazione potrebbe cambiare "se alle cinque", quando si incontrano le categorie, "si trova un'altra soluzione". Per la Uil "il testo del nuovo contratto viola molti diritti delle persone che lavorano in Alitalia e non c'entra nulla con l'operazione Etihad". Quanto al fatto che Camusso e Bonanni abbiano detto che ci sono le condizioni per la firma dell'accordo da parte dei sindacati di categoria alla ripresa del tavolo oggi pomeriggio, Angeletti ha detto: "Loro sono d'accordo, noi no". La Uil trasporti ha sollevato il tema della misurazione della rappresentanza, proponendo che il peso dei naviganti sia calcolato in base ai soli dipendenti Alitalia, come per un contratto aziendale, affinché conservino la centralità. La pensano diversamente gli altri sindacati, che, in base all'accordo interconfederale sulla rappresentanza, trattandosi di un contratto nazionale, sostengono che la rappresentatività si debba misurare rispetto ai lavoratori del settore aereo.
Bonanni (Cisl): "Si può chiudere oggi"
La pensa diversamente Raffaele Bonanni di Cisl: "La forza per chiudere il contratto c'è. Oggi mi pare che abbiamo bloccato la situazione". Secondo l'ad della compagnia, Gabriele del Torchio, pare non ci siano molte alternative: "Alitalia sta morendo. Credo che stasera troveremo un accordo".
La proposta contrattuale
La proposta contrattuale avallata da Cgil e Cisl e osteggiata da Uil, per quest'anno non prevede aumenti contrattuali. Questi scatteranno, invece, dal biennio successivo, quando crescerà del 6,5% la componente fissa della retribuzione del personale navigante (circa 250 euro in più, secondo stime sindacali) e del 6% il minimo tabellare del personale di terra (circa 120 euro). Gli aumenti saranno erogati in due volte: a maggio 2015 e a luglio 2016. Per il 2014 la proposta del taglio del costo del lavoro complessivamente peserà per circa 31 milioni che saranno così suddvisi: 16,5 milioni sui piloti, per 8,5 milioni sugli assistenti di volo e 5 milioni sul personale di terra. Un lavoratore di terra perderà circa 100 euro al mese, un comandante 1.500 euro. La trattenuta è progressiva, dal 4% per i redditi tra 30-40mila euro al 10% oltre i 90mila euro.