ECONOMIA
Question time sulla trattativa con Etihad
Alitalia, Poletti: "Fatto tutto il possibile per ridurre gli esuberi"
Il ministro del Lavoro parla del ricollocamento di 651 impiegati Alitalia: "E' rimasto un nucleo di lavoratori che non hanno trovato in questo percorso una propria risposta"

Nella trattativa Alitalia-Etihad "abbiamo fatto quanto possibile per ridurre al minimo i problemi occupazionali". Mentre i colloqui tra i due vettori sono ancora in corso, il ministro del Lavoro riferisce alla Camera sulla vertenza. "Il lavoro fatto aveva e ha come fulcro la necessità di produrre una risposta per la continuità dell'impresa e quindi del lavoro", ha detto Giuliano Poletti. "Pensiamo che quanto raggiunto sia il massimo del risultato possibile".
Esuberi ridotti a 1635
Poletti ha anche citato la riduzione degli esuberi e l'impegno di ricollocamento di 681 lavoratori, nel contesto di attività connesse a quelle della nuova societa. L'ipotesi iniziale era di 2251 esuberi, "numero ridotto a 1635 con un blocco importante di lavoratori che sono rimasti all'interno del perimetro della nuova azienda", ha riferito Poletti. "Purtroppo - ha detto il ministro alla Camera - abbiamo dovuto contastare che è rimasto un nucleo di lavoratori che non hanno trovato in questo percorso una propria risposta". Lo sforzo dei ministeri - ha aggiunto - è di usare "tutti gli ammortizzatori, gli strumenti, le opportunità in campo, possibili per tutelare i lavoratori", anche quelli per i lavoratori in mobilità.
La trattativa sindacale
Intanto prosegue la trattativa tra le due aziende e le questioni ancora aperte sono proprio sulla riduzione del costo del lavoro e sugli esuberi. Ieri notte i colloqui sono stati sospesi alle due, senza conclusioni. La Filt Cgil non ha ancora sciolto la riserva sull'accordo relativo agli esuberi e ha ribadito di non essere disponibile ad accettare che "tutto il peso ricada sui lavoratori". Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha confermato da parte sua che, dopo la firma di tutte le altre sigle, si andrà avanti anche senza il consenso del sindacato di Corso Italia.
Esuberi ridotti a 1635
Poletti ha anche citato la riduzione degli esuberi e l'impegno di ricollocamento di 681 lavoratori, nel contesto di attività connesse a quelle della nuova societa. L'ipotesi iniziale era di 2251 esuberi, "numero ridotto a 1635 con un blocco importante di lavoratori che sono rimasti all'interno del perimetro della nuova azienda", ha riferito Poletti. "Purtroppo - ha detto il ministro alla Camera - abbiamo dovuto contastare che è rimasto un nucleo di lavoratori che non hanno trovato in questo percorso una propria risposta". Lo sforzo dei ministeri - ha aggiunto - è di usare "tutti gli ammortizzatori, gli strumenti, le opportunità in campo, possibili per tutelare i lavoratori", anche quelli per i lavoratori in mobilità.
La trattativa sindacale
Intanto prosegue la trattativa tra le due aziende e le questioni ancora aperte sono proprio sulla riduzione del costo del lavoro e sugli esuberi. Ieri notte i colloqui sono stati sospesi alle due, senza conclusioni. La Filt Cgil non ha ancora sciolto la riserva sull'accordo relativo agli esuberi e ha ribadito di non essere disponibile ad accettare che "tutto il peso ricada sui lavoratori". Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha confermato da parte sua che, dopo la firma di tutte le altre sigle, si andrà avanti anche senza il consenso del sindacato di Corso Italia.