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ECONOMIA

Almaviva, Bellanova: raggiunta intesa a Napoli: ma Roma vota no

Il ministro dello Sviluppo Economico, Calenda: "La Rsu Almaviva di Roma non ha firmato, quella di Napoli sì: a questo punto non c'è alternativa ai licenziamenti"

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Sul call center Almaviva Contact "è stata raggiunta un'intesa transitoria per evitare i licenziamenti. Rsu Napoli firmano e lavoriamo per intesa duratura. Rsu Roma scelgono di no". E' quanto si legge in un tweet di questa notte del viceministro alla Sviluppo Economico Teresa Bellanova. Secondo quanto si apprende, la sede romana, con 1.666 dipendenti andrebbe quindi verso la chiusura e già da oggi potrebbero partire le lettere di licenziamento.





Calenda: no di Roma,inevitabili licenziamenti
"La Rsu Almaviva di Roma non ha firmato, quella di Napoli sì: a questo punto non c'è alternativa ai licenziamenti". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, parlando dell'accordo transitorio per l'azienda dei call center e ricordando che il governo "ha fatto qualunque cosa fosse possibile e non ha mai mollato un secondo" perché "si tratta dell'anello più fragile del tessuto produttivo italiano". Comunque, ha concluso, "non c'è da niente da festeggiare".

Mustillo: governo nazionalizzi azienda
"Dai lavoratori romani è venuto un coraggioso atto di dignità, non cedendo ai ricatti padronali. Per anni i lavoratori di Almaviva hanno visto cancellare propri diritti e salari, per cedere a compromessi al ribasso e divenire
oggetto di continuo ricatto". Così Alessandro Mustillo, segretario del Partito Comunista di Roma. "Di fronte alla prospettiva del licenziamento di 1.600 lavoratori di Roma e alla delocalizzazione degli impianti aziendali in altri paesi, il governo ha una sola cosa da fare: nazionalizzare l'azienda, evitare la delocalizzazione, iniziare a procedere alla re-internalizzazione del settore dei call center nelle societa' e negli enti pubblici che ne usufruiscono. Basta con le politiche a favore degli interessi padronali sulla pelle dei lavoratori. Quanto ad oggi - conclude la nota - il Partito
Comunista sosterra' ogni forma di lotta che i lavoratori romani
intendono portare avanti".