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TECH

Il sudcoreano Lee-Se-Dol si ritira dopo tre ore e mezza

Intelligenza artificiale, computer di Google batte campione mondiale di Go

Una nuova sfida vinta dall'intelligenza artificiale: a Seoul in Corea del Sud, AlphaGo, un computer sviluppato dalla divisione DeepMind di Google ha battuto il leggendario giocatore di Go, Lee Se-Dol. Il premio in palio era di 1 milione di dollari.

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Seoul
Lee Se-Dol, campione mondiale dell’antico gioco cinese del Go si è detto “molto sorpreso” dalle capacità di AlphaGo, l’intelligenza artificiale sviluppata dalla sussidiaria di Google con sede a Londra. Il suo commento è stato fatto durante la conferenza stampa che si è tenuta a Seoul dopo quella che è stata chiamata la “partita del secolo” tra umani e AI. “Non credevo che avrei perso”, ha detto ancora Lee, che confida nella vittoria nelle altre quattro partite previste.

AlphaGo, un programma sviluppato dall’unità di Google DeepMind, ha battuto il leggendario giocatore nella prima partita. Lee si è ritirato dopo tre ore e mezzo dall'inizio della sfida, il cui premio in palio era da 1 milione di dollari.
 
Il fondatore della divisione DeepMind di Google ha detto di avere molto rispetto per Lee Se-Dol e per le sue incredibili capacità: "Ha portato AlphaGo all'estremo delle sue capacità", ha detto il capo del team di sviluppo, David Silver.

Più degli atomi dell'universo
Go è un gioco da tavolo nato in Cina oltre 2500 anni fa e molto diffuso in Asia orientale. Giocato da più di 40 milioni di persone in tutto il mondo, ha regole semplici: i giocatori, a turno, devono posizionare le pietre bianche o nere su un tavolo, cercando di catturare pietre dell'avversario o dominare gli spazi vuoti per conquistare il territorio. Ma la  semplicità delle regole nasconde un gioco di profonda complessità: le possibili posizioni sono superiori al numero di atomi dell'universo.

Questa complessità è ciò che rende Go molto difficile da giocare per un computer e quindi una sfida irresistibile per l'intelligenza artificiale. I ricercatori utilizzano i giochi come terreno di prova per inventare algoritmi flessibili in grado di risolvere i problemi, a volte in modo simile a quello degli esseri umani.

Il computer impara a vincere 
Il team di sviluppatori di AlphaGo è più che soddisfatto dei risultati ottenuti, come riporta il blog di DeepMind. “Siamo entusiasti di aver vinto una delle grandi sfide dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, l'aspetto più significativo per noi è che AlphaGo non è solo un sistema ‘esperto’ costruito con regole artigianali; utilizza invece tecniche generali di apprendimento automatico per capire da sé come vincere a Go. I giochi sono la piattaforma perfetta per sviluppare e testare gli algoritmi dell’intelligenza artificiale in modo rapido ed efficiente”.