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MONDO

L'esito dell'udienza di ieri

Egitto, altri 45 giorni di custodia cautelare per Patrick Zaki

Lo studente dell'Università "Alma Mater" di Bologna è in prigione in Egitto dal febbraio dell'anno scorso

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La custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni. Lo ha riferito all'ANSA una sua legale, Hoda Nasrallah, annunciando l'esito dell'udienza svoltasi ieri e reso noto oggi dalla Procura egiziana. Altri "45 giorni, come ogni volta", si è limitata a dire al telefono l'avvocatessa rispondendo alla domanda su quale fosse l'esito dell'udienza di ieri.

Patrick trascorrerà dunque il suo 30esimo compleanno, il 16 giugno, in carcere. L'udienza ieri era
avvenuta in assenza degli avvocati e degli osservatori delle ambasciate.

Lo studente dell'Università "Alma Mater" di Bologna è in prigione in Egitto dal febbraio dell'anno scorso. Era stato arrestato dalle autorità egiziane all'aeroporto del Cairo il 7 febbraio con l'accusa di "propaganda sovversiva su internet". 

"Rinnovata la detenzione preventiva per Patrick Zaki. L'ennesimo rinnovo che non lascia spazio a dubbi: la sua detenzione è un accanimento giudiziario", scrive Amnesty Italia su Twitter. 

Gli attivisti della pagina Free Patrick hanno sottolineato che i/le rappresentanti delle ambasciate e l'avvocato dell'Unione Europea non hanno potuto assistere alla sessione d'udienza.

"Ieri - scrivono sulla pagina Fecebook Free Patrick - si è tenuta l'udienza per rinnovare la detenzione di Patrick Zaki davanti al tribunale nella sala di consultazione. Come ad ogni sessione, le/i rappresentanti delle ambasciate di alcuni paesi europei e l'avvocato dell'Unione europea erano venute/i per assistere, ma questa volta è stato impedito loro di entrare nell'aula e non hanno potuto assistere all'udienza".

"Tutti i tentativi del team legale di Patrick di far accedere ambasciatori e ambasciatrici all'aula sono stati respinti. Per quanto riguarda la decisione, il team legale di Patrick ha appreso che la corte ha deciso di rinnovare la sua detenzione di altri 45 giorni. Non sappiamo perché la detenzione di Patrick sia stata rinnovata, e non sappiamo perché ai/alle rappresentanti delle ambasciate sia stato impedito di assistere all'udienza. Come al solito, non siamo a conoscenza di nulla. Tutto quello che sappiamo è che Patrick rimarrà in detenzione preventiva e che compirà 30 anni in una cella tra due settimane, lontano dalle persone a lui care. Ma, nonostante tutto, continuiamo a sperare e ad augurarci che la situazione cambi e che da un momento all'altro riavremo Patrick tra noi".