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Coronavirus

Il ministro Boccia: nessun segreto

Alzano e Nembro, il 3 marzo Cts propose zona rossa per i due comuni

Conte: 6 marzo Cts si convinse misure più restrittive

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Il Comitato tecnico scientifico, nella riunione del 3 marzo nella sede della Protezione civile propose di "adottare le opportune misure restrittive già adottate nei Comuni della zona rossa anche in questi due comuni", ovvero Alzano Lombardo e Nembro e questo "al fine di limitare la diffusione dell'infezione nelle aree contigue".

Lo si legge nel verbale della riunione reso pubblico dal consigliere regionale della Lombardia Niccolò Carretta che lo scorso 6 aprile ha fatto una richiesta al Pirellone di accesso agli atti riguardo la zona rossa bergamasca. Il motivo della proposta, si legge nel verbale pubblicato oggi dall'Eco di Bergamo è "limitare la diffusione dell'infezione nelle aree contigue".

Boccia: nessun segreto
"Non c'è nessun segreto, nessuna cosa riservata, il presidente del Consiglio ha fatto tutto alla luce del sole, per alcuni fin troppo, ha sempre spiegato tutto e ha fatto bene". Lo ha detto Francesco Boccia a Omnibus a proposito dei verbali secretati del Cts e ora resi pubblici. "I verbali dimostrano che il governo ha fatto sì che la prudenza fosse la stella polare delle scelte e oggi l'Italia è il Paese più sicuro e perchè abbiamo chiuso tutto quando i tecnici dicevano di chiudere alcune aree e altre no. Se chiedete oggi ai tecnici, diranno è stato corretto farlo", ha spiegato il ministro delle Regioni. 

Sileri: era opzione
"Il 2 marzo andai alla Protezione Civile, quando scesi dall'aereo fui informato del fatto che c'era un una preoccupazione sul Bergamasco, ma nessuno disse 'la zona va chiusa, punto'. Si disse che la chiusura era un'opzione. Né ho avuto verbali successivi". Questa la ricostruzione fatta dal viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, durante un intervento in tv.

Lega all'attacco
La Lega, con Salvini, accusa il governo dopo le rivelazioni sulle proposte di rendere Alzano e Nembro zona rossa già dal 3 marzo. I bergamaschi della Lega Calderoli, Belotti, Pergreffi e Frassini sostengono che Conte e il suo governo 'hanno perso giorni preziosi per contenere il virus'.

Conte: 6 marzo Cts si convinse misure più restrittive
In serata, l'intervento del premier. "Il 5 marzo a margine del Cdm abbiamo convenuto di chiedere un approfondimento al Cts: lo chiede il ministro della Salute a Brusaferro che la sera del 5 elabora un parere che a notte inoltrata lo manda anche a me. Ci confrontiamo io e il ministro e lui il giorno dopo era a Bruxelles. Gli anticipo che sarei stato io al Cts il giorno dopo. Avevamo predisposto la zona rossa ma avevamo un dubbio: in una situazione compromessa che senso ha introdurre la zona rossa solo per Alzano e Nembro? Con me alla protezione civile c'era anche il segretario generale della presidenza del Consiglio.

Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, ricostruendo le decisioni sulle zone rosse. 

"Da quel dialogo parte un supplemento di riflessione del Cts, che la mattina del 6 dispone dei dati aggiornati del 5. A quel punto li lascio liberi di valutare: loro si convincono che sia necessario adottare misure più restrittive. Il parere del Cts è del 7 e in poche ore ci confrontiamo con i ministri e gli enti locali e io tra le due e le tre di notte firmo il nuovo dpcm per tutta la Lombardia".