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MONDO

I tre giornalisti arrestati a dicembre 2013

Amal Alamuddin chiede incontro ad al-Sisi per la liberazione del reporter di al Jazeera

All'indomani della scarcerazione di un'altro giornalista di al-Jazeera, il collega australiano Peter Greste, si era infatti prospettata la possibilità di una scarcerazione anche di Fahmi, poi di fatto sfumata

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Amal Alamuddin (LaPresse)
Il Cairo
L'avvocatessa britannico- libanese Amal Alamuddin, moglie di George Clooney ha chiesto un incontro al presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi per ottenere il rilascio del giornalista canadese di al-Jazeera, Mohamed Fahmi. All'indomani della scarcerazione di un altro giornalista di al-Jazeera, il collega australiano Peter Greste, si era infatti prospettata la possibilità di una scarcerazione anche di Fahmi, poi di fatto sfumata.

Per facilitare la liberazione Fahmi ha anche rinunciato alla cittadinanza egiziana. "Dopo il rilascio di Greste", ha scritto Amal Alamuddin, "all'avvocato egiziano del signor Fahmi era stato detto che la sua liberazione era imminente. Ed era quel che ci si attendeva, considerato che Fahmi aveva subito la stessa ingiustizia di Greste. Poiché questo non è accaduto, io chiedo un incontro con voi, o i funzionari preposti, il più presto possibile per discutere la questione".

Greste, Fahmy e l'egiziano Baher Mohamed - che lavoravano al Cairo per la versione inglese dell'emittente all-news qatariota - sono stati arrestati nel dicembre 2013 e condannati a pene tra i 7 e 10 anni con l'accusa di aver aiutato la Fratellanza Musulmana, il partito islamista del deposto presidente Mohamed Morsi.

Benché ora nell'ambito del riavvicimamento tra il Qatar e l'Egitto, la 'via crucis' giudiziaria dei reporter sembra avviata alla distensione (Greste è già tornato in Australia), il caso non è ancora stato risolto.