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POLITICA

Elezioni comunali 2015

Amministrative, al voto oltre mille comuni. Tra questi 20 città capoluogo

Si vota il 31 maggio, ballottaggi il 14 giugno. Le Regioni autonome di Valle D'Aosta e Trentino - Alto Adige sono andate alle urne il 10 maggio

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A Bolzano si vota il 10 maggio
Amministrative 2015, anche 1065 comuni al voto. I primi 318 - quelli delle regioni autonome di Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta hanno votato il 10 maggio, i ballottaggi il 14. Per i restanti, oltre 745, urne aperte il 31 maggio.  Fa eccezione la Sicilia dove si vota per due giorni il 31 maggio e l'1 giugno. Tra i capoluoghi al voto anche Venezia, Mantova, Bolzano, Trento, Agrigento.

Le città capoluogo al voto
I 20 capoluoghi al voto sono Aosta, Bolzano e Trento dove si vota il 10 maggio. Poi Lecco, Mantova, Rovigo, Venezia, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria,
Trani, Matera, Vibo Valentia, Tempio Pausania, Nuoro, Sanluri. Ad Enna e Agrigento si vota su due giorni, il 31 maggio e l'1 giugno. 

Comuni inferiori ai 15 mila abitanti
Nei comuni fino a 15 mila abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Ciascun candidato a sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di consigliere. Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.

Comuni con più di 15 mila abitanti
Nei comuni con più di 15 mila abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di Sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può:
- tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato;
- tracciare un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto "voto disgiunto";
- tracciare un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.

È eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). In caso contrario si va al ballottaggio e si torna dunqe a votare la seconda domenica successiva.