Italia

Violenza contro le donne, le istituzioni fanno quadrato

"La violenza contro le donne è inaccettabile, è una ferita all'intera società. Eliminarla è un obiettivo che ogni Paese civile deve perseguire con decisione. La violenza, l'abuso, usati come strumento di imposizione, sopraffazione, sono il volto di una visione primordiale dei rapporti tra le persone che va contrastata anzitutto da parte della comunità".   Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Matarella in una dichiarazione in cui sottolinea che "la piaga della violenza alle donne è ancora aperta".  

"La piaga della violenza contro le donne - ha detto Mattarella - è ancora aperta, in Italia e nel mondo. Aver subito violenza è un dato purtroppo iscritto nella storia di molte, troppe, donne. A sommarsi sono violenze collettive e individuali, generate da guerre e conflitti, dal prevalere di stereotipi aggressivi. Particolarmente grave è la violenza spesso originata tra le mura domestiche, nei contesti familiari, nell'ambito delle relazioni sentimentali. A questi abusi non possiamo rassegnarci, perché ne va della dignità umana".   Per il capo dello Stato "abbiamo bisogno di rafforzare l'opera di educazione al rispetto e alla libertà di ciascuna persona. A partire dai giovani, deve essere respinto con fermezza ogni messaggio che abbia come finalità, espressa o latente, quello di limitare la autonomia altrui, autorizzando comportamenti violenti e prevaricanti. La violenza di genere - ha sostenuto Mattarella - è lo specchio di una degenerazione dei rapporti interpersonali, dell'abbandono dei valori fondativi della nostra civiltà, che si basa sulla pari dignità di tutti, cittadine e cittadini. Ogni sforzo e azione volti a contrastare la violenza contro le donne deve essere quindi sostenuto fermamente, così come le iniziative rivolte all'assistenza alle vittime o a chi, come spesso accade per i figli delle donne che subiscono violenza, si trova ad assistervi e a subirne le conseguenze".


Violenza donne: Grasso, insopportabile ostacolo alla liberta'    

"Che sia fisica o psicologica non importa: la violenza e' sempre un insopportabile ostacolo alla liberta' di una donna di essere se stessa. No alla violenza sulle donne". Lo scrive il presidente del Senato, Pietro Grasso, su Facebook, nella giornata internazionale contro la violenza alle donne.  

Boldrini: occorre rivoluzione culturale  

"Nel nostro Paese ogni due giorni una donna viene uccisa per mano di chi avrebbe dovuto amarla. E' un dato gravissimo che spiega come il fenomeno della violenza di genere non sia emergenziale ma strutturale". Lo ha scritto la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio inviato al convegno che si tiene oggi nell'Aula Magna della Corte di Cassazione in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.     Per Boldrini occorre dunque una "vera e propria rivoluzione culturale, capace di proporre un cambiamento profondo nel comune modo di pensare, parlare, guardare", oltre, ovviamente, all'assistenza alle vittime e a una serie di misure, compresa quella di "incidere sull'occupazione femminile perche' il lavoro e' uno degli antidoti contro la violenza".     "Nel celebrare questa giornata - osserva Boldrini - noi tutti, cittadini e istituzioni, dobbiamo riaffermare l'impegno a porre fine a questo fenomeno ancora drammaticamente presente nella nostra societa'. Non si puo' parlare di raptus: gli uomini che uccidono le donne quasi sempre le hanno gia' perseguitate o hanno praticato violenze contro di loro. Tutti elementi che mostrano come questo fenomeno sia culturale e affondi le sue radici in persistenti stereotipi che ripropongono l'immagine di una donna lontana dalla realta': spesso una donna oggetto della quale si puo' fare quello che si vuole". Per la presidente della Camera e' quindi importante "educare al rispetto delle donne".     

Raggi: violenza va combattuta a partire dai banchi di scuola "Questa importante giornata l'abbiamo voluta in due luoghi in cui vengono celebrati spesso i matrimoni, qui a Santa Maria in Tempulo e oggi pomeriggio alla Sala Rossa del Campidoglio. Sono luoghi simbolo perchè la maggior parte delle violenze avviene tra le mura domestiche. La scelta di questi luoghi vuole rappresentare come anche nelle promesse che ci si scambiano bisogna ricordare che l'amore non è e non può mai essere violenza. Dobbiamo senza dubbio ricordare perchè ogni vittima è in realtà una vita spezzata". Lo ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi intervenendo all'iniziativa 'Insieme contro la violenza sulle donne' presso Santa Maria in Tempulo. "Noi donne spesso cresciamo in un clima di semi-violenza strisciante di cui di solito non ci accorgiamo - ha aggiunto - La sera quando torniamo a casa da sole pensiamo automaticamente a meccanismi di difesa che danno bene l'idea di quanto ci sentiamo minacciate. La violenza è qualcosa che dobbiamo combattere fin dai primi anni di vita dei bambini, anche andando nelle scuole e parlando con i bambini e con le ragazzine che a volte incautamente fanno cose azzardate sui social network".