Non ha eliminato le sanzioni contro la Russia, si appresta a vararne di nuove contro l'Iran per i test missilistici ed ha detto ad Israele che i nuovi insediamenti nei territori non favoriscono il processo di pace. Così il presidente Donald Trump, con "una stupefacente virata" "ha abbracciato i pilastri della politica estera" del suo predecessore, Barack Obama, sottolinea il New York Times.
E se sulla spinosa questione delle colonie israeliane Trump ha assunto una linea nettamente più prudente, riservandosi una "posizione ufficiale" dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca, l'ambasciatrice all'Onu, Nikki Haley, ha avvertito la Russia che le sanzioni resteranno in piedi fino a quando non ritirerà le truppe dall'Ucraina.
Contro i test missilistici di Teheran, Trump si appresta a varare sanzioni, probabilmente nella stessa giornata di oggi, simili a quelle decise da Obama poco più di un anno fa. "Le nuove amministrazioni spesso falliscono nel tentativo di cambiare la politica estera dei loro predecessori così radicalmente come promettono", osserva il Nyt, senza esclude una nuova inversione di rotta anche se per il momento Trump sembra più impegnato "a capovolgere le relazioni con il Messico e buona parte del mondo musulmano".