La madre di Steven Sotloff, il giornalista americano nelle mani dello Stato islamico, in un video si rivolge direttamente al leader del gruppo militante sunnita Abu Bakr al-Baghdadi chiedendo la liberazione del figlio. "Steven non ha alcun controllo sulle azioni del governo degli Stati uniti, è un giornalista innocente" e "non dovrebbe essere punito per decisioni che non dipendono da lui" dice Shirley Sotloff nel filmato diffuso dall'emittente al-Arabiya.
Il reporter freelance di 31 anni è stato sequestrato mentre lavorava in Siria nell'agosto 2013. È apparso nel filmato dell'esecuzione di un altro giornalista americano, James Foley. In quel video, i militanti hanno dichiarato che il destino di Sotloff dipende dalle future azioni degli Usa in Iraq, che stanno conducendo raid aerei contro i militanti.
La donna si rivolge direttamente ad al-Baghdadi e lo implora di liberare il figlio, "un reporter che è andato in Medio Oriente per raccontare la sofferenza dei musulmani per mano dei tiranni. È un figlio, fratello e nipote leale e altruista, un uomo generoso che ha sempre tentato di aiutare i deboli". Sottolinea che in qualità di califfo, come si è autoproclamato, al-Baghdadi ha il potere di concedere la grazia. "Ci manca, vogliamo rivederlo a casa sano e salvo e abbracciarlo", continua la donna.