L'Ocse ha annunciato che è stato raggiunto un accordo globale sulla Minimum Tax, per garantire che le grandi aziende paghino un'aliquota minima globale del 15%. Lo hanno sottoscritto 136 paesi.
Mathias Cormann, segretario generale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, dando la notizia dell'accordo raggiunto sulla Minimum Tax ha rappresentato come così "Vince il multilateralismo". "Questo renderà il nostro regime fiscale internazionale più equo e più efficace", ha sottolineato l'alto responsabile in un tweet, aggiungendo che si tratta di "una grande vittoria per un multilateralismo efficace e equilibrato".
"136 dei 140 membri dell'OCSE/G20 Inclusive Framework aderiscono all'accordo per riformare il nostro sistema fiscale internazionale per renderlo più equo e funzionare meglio in un'economia mondiale digitalizzata e globalizzata" ha scritto Mathias Cormann su Twitter.
<blockquote class="twitter-tweet"><p lang="fr" dir="ltr">DERNIÈRES NOUVELLES:<br>136 des 140 membres du <a href="https://twitter.com/hashtag/OCDE?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#OCDE</a>/<a href="https://twitter.com/hashtag/G20?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#G20</a> Cadre Inclusif rejoignent l'accord pour réformer notre système fiscal international afin de le rendre plus juste & faire mieux fonctionner<br>- Tous les pays du G20 ✅<br>- Tous les pays de l'UE ✅<br>- Tous les pays de l'OCDE ✅</p>— Mathias Cormann (@MathiasCormann) <a href="https://twitter.com/MathiasCormann/status/1446508619411955712?ref_src=twsrc%5Etfw">October 8, 2021</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Dal 2023, gettito oltre 125 miliardi di dollari
La Minimum Tax del 15% entrerà in vigore nel 2023 e ridistribuirà ai paesi di tutto il mondo oltre 125 miliardi di dollari, provenienti da circa 100 tra le più grandi multinazionali del mondo. L'obiettivo, spiega una nota Ocse, è far sì che queste società paghino la loro giusta quota di tasse indipendentemente dalle giurisdizioni in cui operano e realizzano un profitto. Il provvedimento verrà presentato alla riunione dei Ministri delle Finanze del G20 a Washington il 13 ottobre e nel corso del vertice dei leader del G20 che si terrà a Roma alla fine dello stesso mese.
Gentiloni: bene accordo, multilateralismo è tornato
"Storico accordo internazionale sulla riforma fiscale globale - con i paesi dell'Ue uniti nel loro sostegno! L'equità dopo la pandemia. Il multilateralismo è tornato". Questo è quanto ha commentato Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia su Twitter.
Von der Leyen: storico accordo su riforma fiscale globale
"Accolgo con favore l'accordo odierno sulla riforma fiscale globale. Questo è un momento storico. È un importante passo avanti per rendere più equo il nostro sistema fiscale globale". È stato il commento della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "La Commissione Europea ha sostenuto con forza questo sforzo internazionale. Vorrei ringraziare il commissario Paolo Gentiloni e i suoi servizi per il loro instancabile lavoro al riguardo", ha aggiunto von der Leyen.
Dombrovskis: ottime notizie per tassazione globale
"Un momento storico per la tassazione globale! Aaccolgo con favore ottime notizie dall'Osce sull'accordo sulla minimum tax". È quanto ha scritto su Twitter Valdis Dombrovskis, commissario europeo per il Commercio.
Biden: la Minimum Tax aiuterà lavoratori americani
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha elogiato l'accordo sulla Minimum Tax al 15%, una decisione che a suo avviso aiuterà le famiglie di lavoratori in America. "Per decenni i lavoratori e i contribuenti americani hanno pagato il prezzo di un sistema fiscale che premiava le multinazionali che trasferivano posti di lavori e profitti all'estero", ha detto il presidente, la cui amministrazione ha sostenuto la nuova tassa. "Questa corsa al ribasso ha danneggiato non solo i lavoratori americani ma ha messo anche molti dei nostri alleati in una posizione svantaggiosa" ha detto Biden.
"Il segretario Yellen e il resto della mia amministrazione - ha aggiunto - hanno riunito più di 130 paesi che rappresentano oltre il 90% del Pil mondiale per compiere un passo in direzione della fine di quella corsa al ribasso, per garantire che le società remunerative paghino la loro giusta quota e forniscano ai Governi le risorse da investire a favore dei loro lavoratori e delle loro economie".