Concedere il gratuito patrocinio ai familiari delle vittime di amianto, costretti ad affrontare processi lunghi, costosi e che spesso hanno come controparte multinazionali prospere e influenti oppure imprese che hanno chiuso i battenti da anni. E' quanto prevede una proposta di legge depositata dal Pd a Palazzo Madama (prima firmataria la presidente della commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri) e firmata da una cinquantina di senatori di tutti gli schieramenti. Attualmente, il pagamento delle spese processuali è concesso solo a chi ha un reddito inferiore a 13 mila euro o, a prescindere dalla disponibilità economica, per chi è vittima di violenza sessuale, pedofilia, pedopornografia e tratta di esseri umani. Dal 2013 una modifica legislativa ha esteso il beneficio anche alle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking e mutilazione degli organi genitali femminili. Ai quali si vorrebbero adesso aggiungere anche tutte i reati che interessano chi e' stato esposto all'amianto: disastro, omicidio e lesioni (sia nella fattispecie dolosa che colposa) e rimozione dolosa di cautele antinfortunistiche.
Le consulenza tecniche per i processi
La tipologia dei processi, dai tempi lunghi e gli esiti incerti, del resto è assolutamente dispendiosa. A cominciare dalla necessità di ricorrere in misura massiccia a consulenze tecniche per la raccolta di prove a sostegno delle richieste risarcitorie. L'impatto economico del provvedimento è stimato in due milioni e mezzo di euro l'anno. Soldi che nelle intenzioni dei proponenti verrebbero ricavati dal cosiddetto "Fondo taglia-tasse ", finanziato coi proventi della lotta all'evasione fiscale. Sono nel 2014 l'ultima relazione Inail censisce 1.700 denunce di malattia professionale che riguardano lavoratori affetti da malattie asbesto-correlate, cui vanno aggiunti oltre 400 decessi. E i numeri sono destinati a crescere a causa della lunga incubazione della malattia: il picco dovrebbe arrivare entro i prossimi cinque anni. "Serve un passaggio culturale per raggiungere questo obiettivo" afferma la Fabbri. E a giudicare dalle firme, qualcosa sembra muoversi: oltre a 40 senatori Pd, la proposta di legge reca in calce anche la firma di una dozzina di esponenti degli altri schieramenti: quattro di Area popolare (Aiello, Conte, Langella e Marinello), un paio di ex grillini (Battista e Romani), altrettanti autonomisti (Laniece e Panizza), l'ex Ncd Caridi, il forzista Floris, l'ex montiano Romano e il fittiano Zizza.
La sentenza Pirelli
Undici condannati per una ventina di operai della Pirelli morti o malati di tumore da amianto. Fra loro, Guido Veronesi, fratello di Umberto, oncologo, ex ministro della Salute e uomo simbolo della lotta al cancro in Italia. Lo ha deciso il tribunale di Milano, sesta sezione penale, che ha inflitto agli imputati – tutti ex manager del gruppo industriale – pene comprese fra tre anni e sette anni e otto mesi per omicidio colposo aggravato. Il processo riguardava una ventina di casi di operai morti o che si sono ammalati di forme tumorali a causa dell’amianto nella storica fabbrica in zona Bicocca, a Milano. L’esposizione alla fibra minerale killer risaliva agli anni Settanta-Ottanta.