Italia

Alto Adige

La strage dei giovani in Val Aurina. Il guidatore ubriaco rischia 18 anni di carcere

L'automobilista, un 28enne, aveva un tasso alcolemico 4 volte superiore al consentito, è stato arrestato per omicidio stradale e rischia 18 anni di reclusione. Ora si trova in carcere a Bolzano. In un primo momento era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Brunico

Si trova in carcere a Bolzano Stefan Lechner, il 27enne di Chienes, in Alto Adige, arrestato con l'accusa di omicidio stradale e lesioni stradali per aver provocato la morte di sei giovani turisti tedeschi a Lutago, in valle Aurina, la notte del 5 gennaio. In un primo momento il giovane era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Brunico.

Il 27enne, hanno appurato le analisi, guidava con un tasso alcolemico di 1,97 grammi per litro, mentre il limite di legge è dello 0,5, quando la sua auto ha investito 17 persone che stavano attraversando la strada per raggiungere il loro albergo. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri e sul luogo dell'incidente si è recato anche il pm Axel Bisignano. "Sulla base della dinamica finora accertata è da ritenere che l'autovettura procedesse in eccesso di velocità", ha confermato la procura di Bolzano. 
  
Le vittime sono tutte originarie della Germania, di età compresa tra i 20 e 25 anni. Quattro di loro risiedevano in Renania Settentrionale-Vestfalia, mentre gli altri due venivano dal Colonia e Remscheid. Tra i feriti, ben 11 e di età compresa tra i 19 e i 22 anni, ci sarebbero tre italiani, due altoatesini e una giovane donna di 25 anni di Roma che si trovava in vacanza in Alto Adige. Dei quattro feriti più gravi, due uomini ed altrettante donne, la più grave sarebbe la donna trasportata già nella notte all'ospedale di Innsbruck.

L'indagato è stato arrestato per la violazione dell'art. 589-bis del codice penale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dalla pluralità delle vittime con una pena massima prevista di 18 anni di reclusione.  La Procura informa inoltre di aver avviato le indagini preliminari immediatamente dopo il grave incidente. Nel corso della mattinata il pubblico ministero incaricato ha partecipato ad un sopralluogo e ricostruito la dinamica dell'incidente sulla base degli elementi attualmente a disposizione.

Le vittime sono tutte scese da un autobus che proveniva da Cadipietra ed era diretto in direzione sud. Il luogo dell'incidente si trova a Lutago di Sopra, era illuminato, con un limite di velocità di 50 km e in prossimità delle strisce pedonali. L'autista del bus si è fermato in un punto della strada indicato come fermata per autobus. Per arrivare al loro albergo le vittime dovevano attraversare la strada e percorrere alcuni passi in direzione nord. L'autovettura proveniva da sud. Allo stato attuale non è chiaro a quale altezza della carreggiata è stato colpito il primo pedone. Subito dopo l'investimento, il guidatore ha perso il controllo della propria autovettura ed è andato a collidere contro un mucchio di detriti sul margine destro della strada. Verrà valutata un'eventuale perizia per determinare la velocità tenuta dal veicolo. L'autovettura ed il telefono cellulare dell'indagato sono stati sequestrati.

Il materiale probatorio verrà analizzato nei prossimi giorni. Il guidatore è stato sottoposto ad un test con etilometro. Sono stati altresì prelevati campioni di sangue ed urina. In mattinata, presso l'ospedale di Bolzano, sono state eseguite le ricognizioni cadaveriche. Le cause di morte sono chiare, pertanto non sarà necessario procedere ad autopsia. Non appena le salme verranno riconosciute dai parenti verrà dato il nulla osta alla sepoltura, conclude la nota della Procura.