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La prima intervista dopo le dimissioni

Libano, Hariri: a Riad sono libero, tornerò presto. Sono minacciato da Damasco, Isis e al Qaida

L'ex premier libanese: "L'ingerenza dell'Iran è un peso per i libanesi"

"Mi sono dimesso nell'interesse del Libano perchè ho visto che molti sviluppi nella regione stavano nuocendo al mio Paese. Tornerò molto presto per rassegnare le dimissioni seguendo il percorso costituzionale". Lo ha detto l'ex premier libanese Saad Hariri nella sua prima intervista dalle sue dimissioni annunciate dall'Arabia Saudita, la scorsa settimana. "Ho completa libertà in Arabia Saudita", ha precisato, come riportano i media internazionali.

"L'ingerenza dell'Iran è un peso per i libanesi", ha proseguito Hariri, "io non sono contro Hezbollah in quanto partito politico, sono contrario al fatto che Hezbollah giochi un ruolo esterno che metta in pericolo il Libano".

Poi ha aggiunto: "Sono minacciato. Il regime siriano non mi vuole. Ero contro Nusra, Isis e al Qaida, ci sono molti gruppi che non vogliono Hariri. Volevo creare una rete di salvaguardia ed essere certo che non fosse infiltrata".