Italia

La sentenza a Febbraio

Dj Fabo, processo a Cappato: giudici ammettono servizio "Iene"

Si è aperto stamane il processo in corte d'assise per istigazione al suicidio

Sarà un processo rapido quello a Marco Cappato, imputato per aiuto al suicidio per la morte in una clinica svizzera di Fabiano Antoniani, noto come dj Fabo. Si è  aperto stamani con l'ammissione delle prove testimoniali e documentali davanti alla Corte d'Assise di Milano di Milano e potrebbe arrivare a sentenza già tra gennaio e febbraio, dopo due udienze, il 4 e il 13 dicembre, dedicate all'ascolto dei pochi testimoni, tra cui anche il medico-anestesista Mario Riccio che seguì il caso Welby, la madre e la fidanzata di Antoniani (non erano in aula oggi), e alla proiezione del video choc dell'intervista del 40enne a 'Le Iene'.    Questo processo, come ha spiegato Cappato ai cronisti dopo la breve udienza, "sarà un'occasione pubblica per verificare per le persone che soffrono e per i malati terminali quali sono i diritti di scelta sull'interruzione delle sofferenze, ma anche per chi vuole vivere". La Corte, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, ha ammesso tutti i testi e i documenti richiesti come prove da Procura e difesa.