Coronavirus

La conferenza stampa

Coronavirus, governatore del Veneto Zaia: "Con autonomia avrei riaperto tutto". "Governo decida"

"Alto Adige 'cavallo di Troia' per il Governo, davanti a questo tornare indietro è impossibile". "Spero che il Governa si decida a dire qualcosa per il 18 maggio"

La decisione di aprire dell'Alto Adige, secondo il governatore del Veneto Luca Zaia, potrebbe essere il "cavallo di troia per il governo". Per il presidente veneto "davanti a questo tornare indietro è impossibile, se pensi di fare un Dpcm uguale per tutti alla fine scontenti tutti e ognuno va per conto suo. Perché allora non deleghiamo alle Regioni e discutiamo con ogni singola regione il piano delle aperture?".

"Avessimo avuto l'autonomia avrei aperto tutto. E ricordo che io ho firmato ordinanze che chiudevano tutto, ho fatto scelte dolorose per il bene della comunità. Ricordo che ho chiuso il Carnevale di Venezia eh, non è che uno si diverte a firmarla un'ordinanza cosi' a due giorni dal gran finale".  Così il governatore del Veneto Luca Zaia parlando nel corso del consueto punto stampa. La scelta di aprire le chiese, ha poi continuato, "dimostra che le norme si possono gestire in modo un po' più estensivo. Altrimenti la prossima volta quando viene il virus diamo tutto in mano al comitato scientifico, gli diamo le chiavi e decidano tutto loro".

 "Non c'è programmazione. Se il governo dicesse che si apre il 18 maggio tutti scalderebbero i motori, ma il 18 potrebbe presentarsi Conte a presentare un nuovo Dpcm con cui si chiude per altre due settimane. Siamo in un'area di incertezza paurosa", ha detto Zaia. 

"Spero che in queste ore il governo si decida a dire qualcosa a proposito della riapertura delle attività. Se avessero deciso di riaprire tutto dal 18 maggio è fondamentale che lo si dica ai cittadini. Non possiamo dirlo il 17 sera. Faccio appello che si apra in maniera programmata in modo che ci si possa organizzare, ad esempio con i servizi di prevenzione". 

Secondo Zaia "è fondamentale che i cittadini lo sappiano:  i parrucchieri, i ristoranti eccetera non possono venire a conoscenza il 17 sera che riaprono l'indomani. Perchè non funziona così".

"Spero poi che le linee guida siano ragionevoli e non complichino la vita ai cittadini - ha aggiunto -. Ad esempio mettere un tavolo ogni quattro metri significherebbe chiudere i ristoranti".


"Mascherine e guanti non si trovano. Il Governo dovrebbe liberalizzare il prezzo e togliere l'obbligatorietà della vendita a 50 centesimi. Sul mercato internazionale ce ne sono: in questo modo si potrebbe riuscire ad acquistarle", ha detto il governatore della Regione del Veneto.

Al via i prelievi per la 'banca del plasma'
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato che nei prossimi giorni partiranno le lettere per tutti coloro che sono guariti dal Coronavirus per chiedere la disponibiltà (facoltativa) a sottoporsi ad un nuovo prelievo del sangue. Il sangue così raccolto andrà  a formare una 'banca del plasma' da utilizzare in un futuro, si spera prossimo, per la cura dei contagiati. "Abbiamo già delle emoteche piene di sangue già raccolto, però vogliamo farlo a tappeto per essere pronti per le cure. Abbiamo uno dei tre laboratori nazionali abilitati per lavorare sangue: lavorano col virus vivo e riescono a processare 10 sacche al giorno, e aumenteremo i turni. Facciamo un magazzino, perché non vogliamo trovarci a settembre che tutto funziona e manca la materia prima", ha concluso.

Ad oggi  432.114 tamponi in Veneto
"Ad oggi, in Veneto, abbiamo effettuato 432.114 tamponi, 10 mila in più rispetto a ieri". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del quotidiano punto stampa sull'emergenza coronavirus, presso la sede della Protezione Civile di Marghera (Venezia).

"Dall'inizio dell'emergenza, in Veneto, i casi di positività al coronavirus sono 18.671, 53 in più rispetto a ieri", ha dichiarato  Zaia. "Non sono numeri che ci preoccupano" ha sottolineato Zaia. "Le persone al momento ricoverate sono 822, 88 in meno rispetto a ieri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 78 mentre i dimessi dall'inizio dell'emergenza - ha concluso Zaia - sono 2.960".


Il virus perde forza? "Probabilmente è artificiale"
Il virus sta perdendo forza? "Se perde forza, probabilmente vuol dire che è artificiale, questa cosa farà arrabbiare qualcuno. Se perde forza allora probabilmente potrebbe essere di natura artificiale", ha dichiarato il presidente della Regione Veneto presso la sede della Protezione Civile di Marghera (Venezia), rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di commentare quanto dichiarato nelle ultime ore da Giuseppe Remuzzi, direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri'. "Sono d'accordo con Remuzzi - ha aggiunto Zaia -. Se se ne va tanto velocemente, secondo me, c'è però qualcosa di artificiale di mezzo".