Questo è "un giorno storico in cui vengono rimosse le barriere" ha detto il segretario di Stato americano, John Kerry, nel giorno dell'apertura dell'ambasciata cubana a Washington, dopo 54 anni dalla sua chiusura. Kerry ha accolto il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla e il prossimo 14 agosto Kerry sarà all'Avana per la cerimonia di apertura dell'ambasciata americana sull'isola, all'interno del programma
di disgelo dei rapporti diplomatici tra i due stati iniziato lo scorso dicembre.
Kerry ha parlato in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo cubano e ha ricordato che il passo storico "non elimina le differenze che separano i nostri governi, ma mette in luce che la Guerra fredda e finita", ha continuato Kerry.
Dopo oltre 50 anni al dipartimento di Stato è tornata così la bandiera cubana tra quelle dei paesi con cui gli Stati Uniti mantengono relazioni diplomatiche. Gli Stati Uniti sono comunque ben attenti a considerare questa ulteriore fase dell'avvicinamento tra i due paesi come uno dei passi lungo il percorso annunciato da Obama il 17 dicembre scorso, nella consapevolezza che sono diversi i nodi da sciogliere. A partire dall'embargo.
E' il ministro cubano a ricordarlo, chiedendo la rimozione completa delle restrizioni americane contro il suo Paese. Si apre "l'opportunità per rapporti bilaterali nuovi e diversi da quelli avuti finora", ha detto il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez, davanti ai circa 500 invitati alla cerimonia nella 'nuova' ambasciata a Washington, durante la quale non ha mancato di "portare un saluto del presidente Raul Castro" ma di ricordare anche Fidel: "Siamo giunti qui grazie al leader storico della 'revolucion', Fidel Castro", ha detto.