"Un intervento inutile". Così il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Eugenio Albamonte, giudica la nuova norma sulla legittima difesa in un'intervista al Giornale Radio1 Rai.
"E' un intervento che non serviva - spiega - perché la giurisprudenza dimostra, anche soltanto guardando gli ultimi casi, che c'é un atteggiamento di estremo favore da parte dei giudici verso chi invoca la legittima difesa, non è discrezionale ma già stabilito dalla legge, già esisteva un canone normativo e veniva interpretato in modo favorevole a chi vantava la difesa. Quindi un intervento ulteriore non serviva, soprattutto se come in questo caso, è anche un po' confuso".
Albamonte fa riferimento allo stato di grave turbamento, previsto dalla nuova normativa: "E' una categoria giuridica che non esisteva fino a poco fa che metterà alla prova i giudici, che dovranno stabilire quando c'è turbamento, quando non c'è, quando è grave, e quindi porrà dei problemi applicativi. E poi l'orario notturno: non c'è una norma purtroppo che stabilisce quando bisogna considerare esistente l'orario notturno e quando no. E soprattutto non c'è una norma del codice penale che stabilisce questo".
Il sindacato delle toghe propone di "desistere da mettere mano a questa normativa, c'è già una normativa che è più che sufficiente... a me pare - conclude Almbamonte - che tutto questo intervento sia molto caratterizzato dall'esigenza di assecondare una sensazione, una percezione all'interno della società, ma il legislatore non deve assecondare gli umori".