Italia

Disposto rinvio al 5 novembre

Caso Grillo jr., l'udienza preliminare: nessuno degli imputati in aula

Le due ragazze si sono costituite parte civile. L'udienza sul rinvio a giudizio di Ciro Grillo e dei suoi tre amici, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, è stata fissata il 5 novembre

E' stata rinviata al prossimo 5 novembre l'udienza preliminare a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici, accusati di violenza di gruppo nei confronti di una giovane italo-norvegese e di una sua amica, avvenuta a Porto Cervo il 17 luglio 2019. Lo ha deciso la gup Caterina Interlandi. L'udienza successiva sarà il 12 novembre. Nel pomeriggio si è tenuta la prima udienza. 

Assenti in aula i quattro imputati, Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, presenti i loro avvocati: Enrico Grillo, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, Romano Raimondo, Ernesto Monteverde e Mariano Mameli. Presenti anche i due legali delle presunte vittime, Giulia Bongiorno e Vinicio Nardo. A sostenere l'accusa il procuratore Gregorio Capasso e la sostituta Laura Bassani.

Con la richiesta di rinvio a giudizio, il procuratore Gregorio Capasso e la sostituta Laura Bassani, accusano Grillo jr e gli altri tre di aver abusato della 19enne e della sua amica. La giovane italo-norvegese ha raccontato agli inquirenti di essere stata costretta a bere vodka, quindi stuprata prima dal solo Corsiglia e in un secondo momento anche dagli altri tre ragazzi conosciuti poche ore prima nella discoteca Billionaire. Grillo, Capitta e Lauria sono accusati anche di violenza sessuale nei confronti della seconda ragazza per delle foto oscene scattate mentre lei dormiva. Potrebbero essere proprio quei video al centro del nuovo filone d'inchiesta sul revenge porn.

"Finalmente questo caso arriva in aula", ha detto prima dell'inizio dell'udienza l'avvocata Giulia Bongiorno che tutela la giovane donna italo-norvegese e sulla questione "revenge porn": "C'è stato un approfondimento investigativo, un rimbalzo di immagini e di video su cui la Procura credo stia approfondendo". Vinicio Nardo, l'avvocato della seconda ragazza che avrebbe subito violenze, ha detto invece di non sapere nulla del nuovo filone d'inchiesta.

Nel corso dell'udienza a porte chiuse di oggi la gup di Tempio Pausania Caterina Interlandi ha ammesso la costituzione di parte civile delle due ragazze e si è ritirata in camera di consiglio per decidere su alcune questioni preliminari sollevate dalle parti coinvolte nella vicenda giudiziaria, disponendo poi il rinvio al 5 novembre.

L'avvocata Bongiorno ha prodotto una serie di articoli di giornale, video interviste e dichiarazioni della sua assistita - la 19enne italo-norvegese - ma anche di alcuni testimoni. Il collegio difensivo, oltre a contestare la genuinità e la legittimità degli atti prodotti e a chiedere una traduzione di quella chat vocale, ha eccepito alcuni difetti di notifica. 

Dopo la camera di consiglio la gup ha superato le eccezioni proposte e ha ammesso la documentazione prodotta dall'avvocata Giulia Bongiorno. L'udienza preliminare a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici, è stata poi rinviata al 5 novembre. L'udienza successiva sarà il 12 novembre.

Bongiorno: "Udienza primo traguardo"
"In questi giorni ho visto la mia assistita. E' evidente che in questo momento la ragazza vuole che con l'udienza preliminare venga posto un punto fermo. Sapete quanto tempo è passato. Uno dei problemi in Italia è la lunghezza dei processi". Ha detto l'avvocata Bongiorno uscendo dal Tribunale di Tempio Pausania. "Potete  immaginare quanto voglia arrivare subito a un punto fermo chi ha una lesione di questo genere - dice - Certamente per noi questa udienza  preliminare è un primo traguardo. Per noi è importante che si ponga  fine. Il dolore è già tanto, un dolore che continua a trascinarsi senza certezze si amplifica. Non è serena ma vede in questa udienza  preliminare un punto fermo".

"Nuove prove ammesse un successo"
"Siamo stati ammessi come parti civili e sono stati ammessi nuovi elementi per noi rilevanti, come le dichiarazioni rese alla stampa da alcuni testimoni e un file audio di una chat tra la mia assistita e una sua amica norvegese" ha aggiunto Bongiorno, "La gup vuole che le parti offese e le difese indichino quali parti dei file audio e dei documenti siano per loro rilevanti", specifica l'avvocata, che nei giorni scorsi ha parlato con la ragazza. "Vuole che sia finalmente posto un punto fermo, immaginiamo tutti chi ha una lesione di questo genere quanto voglia arrivare subito a un punto fermo; per noi è importante che si ponga la parola fine, perché il dolore è tantissimo, ma trascinarsi senza certezze lo amplifica".  Parlando ancora della sua assistita, Giulia Bongiorno ha detto che "forse in questo momento non più, ma la ragazza è una persona schietta e serena, una persona qualunque, è non ha mai fatto calcoli, altrimenti non avrebbe neanche denunciato". L'ultima frecciata è a chi sostiene che questo processo si fondi sulla sola denuncia della presunta vittima: "Ci sono anche le prove e oggi ne abbiamo prodotto di nuove".

La vicenda giudiziaria
Con l'udienza di oggi, l'inchiesta che vede Ciro Grillo e tre suoi amici accusati della presunta violenza sessuale di gruppo su una ragazza italo-norvegese di 19 anni e su una sua amica, entra nell'aula di un tribunale. Un'udienza interlocutoria, definita dagli avvocati che difendono i quattro amici genovesi come "di smistamento". I legali degli imputati (Enrico Grillo, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, Romano Raimondo, Ernesto Monteverde e Mariano Mameli) hanno spiegato che non scopriranno ancora le loro carte davanti alla giudice. "Si costituiranno le parti e si farà una calendarizzazione delle altre udienze. Non decideremo domani un eventuale rito abbreviato o l'eventuale risarcimento alla seconda ragazza", hanno annunciato.

I quattro amici si sono sempre dichiarati innocenti, sostenendo che la ragazza italo-norvegese era consenziente. "Un gioco ma poi siamo andati un po' più in là...", avrebbe detto Ciro Grillo nell'ultimo interrogatorio. Una versione opposta a quella del procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e della sostituta Laura Bassani, che con la richiesta di rinvio a giudizio accusano Grillo jr e gli altri tre giovani di aver abusato della 19enne e della sua amica.

Nel fascicolo ci sono anche i video e i tanti messaggi in chat fra gli amici genovesi e quelli fra le due ragazze. Non solo, l'avvocata Giulia Bongiorno, che rappresentala 19enne italo norvegese, ha allegato agli atti interviste e servizi televisivi, nonché notizie e dichiarazioni apparse sui quotidiani in questi ultimi mesi, compreso l'audio di una telefonata di Vittorio Lauria, mandato in onda durante una trasmissione de "LA7".  Molti oggetto di polemiche e clamore mediatico. Come quello suscitato dal video di Beppe Grillo che ha difeso pubblicamente il figlio Ciro. Immagini demonizzate dai genitori della ragazza straniera che lo hanno definito come un tentativo di "cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati"