"Salimmo al ponte 11, e anche se Schettino sostiene di esserci andato per controllare la dritta della nave io dico che eravamo lì ad aspettare un elicottero che portasse via tutti e tre. O forse solo qualcuno di noi". Domnica Cemortan che la notte del 13 gennaio 2012 era insieme al comandante Schettino a bordo della Costa Concordia racconta un ulteriore dettaglio al settimanale Oggi.
La rivelazione non cambia la ricostruzione dell'incidente, ma secondo la moldava "riaccende i riflettori sulla queela notte e mostra nello sviluppo delle operazioni di soccorso alcune stranezze. Mentre a bordo si scatenava l'inferno e
decine di persone perdevano la vita, veniva predisposta un'uscita rapida e indolore per pochi privilegiati".
"Nessuno parlò dell'arrivo di un elicottero", dice, "ma mentre eravamo lì, il comandante aveva un'aria impaziente, continuava a guardarsi in giro, come se aspettasse qualcosa. A un certo punto disse: 'Ma qui non ci vede nessuno!'. Il riferimento mi è sembrato inequivocabile. Chi mai doveva vederci di notte in cima alla nave? Da sotto nessuno ci poteva vedere. Evidentemente era dall'alto che dovevamo renderci visibili".