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Oltre 1700 i casi di contagio, 932 i morti

Ebola, caso sospetto in Canada. Nuovi contagi in Nigeria

Aumenta l'allarme per la diffusione del virus in Africa Occidentale. Usa preoccupati, rafforzano assistenza e controlli. In Italia il ministero della Salute rassicura: allo stato non c'è alcun rischio

Ebola, Liberia (Ansa)

L'epidemia di Ebola è ormai un'emergenza di interesse internazionale. In Canada, una persona di ritorno dalla Nigeria con dei sintomi riconducibili a quelli del virus sarebbe stato posto in quarantena in un ospedale canadese. Intanto da Abuja, dove ieri è stato dichiarato lo stato d'emergenza, arriva la notizia di nuovi contagi. Salirebbe così a 9 il numero totale dei casi secondo le autorità del Paese, anche se per l'Organizzazione Mondiale della Sanità i casi in Nigeria sarebbero di più: 13, compresi i due decessi. 

E per evitare che la situazione degeneri le autorità sanitarie americane hanno annunciato che aumenteranno l'assistenza alla Nigeria, inviando personale e materiale per affrontare il virus dell'ebola. "Rafforzeremo il personale a Lagos - afferma il portavoce dei Centri federali per il controllo e la prevenzione delle malattie - siamo preoccupati per il rischio contagio, visto che Lagos e la Nigeria non hanno mai avuto l'ebola".

Ieri al termine di una due giorni di riunione del comitato di emergenza riunito a Ginevra, in Svizzera, l'Oms ha dichiarato che l'epidemia in corso è "la peggiore che si sia avuta in almeno 40 anni". Per l'organizzazione si tratta di "un'emergenza di salute pubblica di interesse internazionale". Al 4 agosto 2014, i Paesi interessati dall'epidemia di Ebola (Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone) hanno riportato 1.711 casi di contagio (1.070 confermati, 436 probabili, 205 sospetti) e 932 morti.