Gubbio,
Nuove scosse si susseguono nel bacino di Gubbio, in provincia di Perugia. L'Istituto di Geofisica e Vulcanologia ne ha registrata una alle 4,46 di magnitudo 2,4 e una di 3,3 alle 4,50. Dal 27 dicembre sono statti rilevati 16 eventi sismici nella zona.Due scosse di magnitudo 2,6 e 2,4 nel distretto sismico del Sannio (Benevento). L'Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia le ha registrate rispettivamente alle 2,04 a 21,8 km di profondità ed alle 2,19 a 10,7 km.
A Gubbio lo sciame sismico è cominciato ormai diversi giorni fa, senza comunque provocare particolari danni o allarme tra la popolazione. La scossa del 18 dicembre aveva fatto registrare un terremoto di magnitudo 3,9 e un'altra di 4 è avvenuta domenica scorsa. Sisma, quest'ultimo, avvertito dalla popolazione eugubina ma che, per alcuni secondi, ha fatto tremare anche gli edifici di una vasta zona della provincia di Perugia e di alcune località delle Marche al confine con l'Umbria.
Lo sciame ha però fatto sì che il Comune, seppur per precauzione, dichiarasse inagibili quattro delle 33 chiese di Gubbio. E sempre per cautela sono stati annullati i concerti natalizi previsti nei luoghi sacri.
Secondo il direttore dell'osservatorio Bina di Perugia, padre Martino Siciliani, l'attività sismica "si sta regolarizzando". "Appare meno intensa - ha aggiunto - ed aumenta la distanza tra una scossa e l'altra. L'epicentro si sta poi spostando verso nord-ovest e quindi si allontana dal centro abitato di Gubbio".
A provocare lo sciame è una "faglia nota". "Si estende - ha detto ancora padre Martino - da Gubbio a Pietralunga fino a Città di Castello. Storicamente, nei secoli passati, non ha mai provocato terremoti particolarmente violenti o devastanti. Ma prevedere questi fenomeni rimane tuttora impossibile".