L'iniziativa di Alessandra Garin, che a Courmayeur ha trasformato in 'uffici di montagna' due antichi rifugi in legno che, prima della pandemia, erano dedicati a trattamenti estetici e cene romantiche, è anche un'opportunità del tutto nuova per il turismo.
Con la riapertura della struttura alberghiera, prevista il 19 giugno, osserva l'imprenditrice, le strutture saranno dotate di "tutti i comfort che un ufficio deve poter offrire", dalla postazione di lavoro alla connessione internet veloce.
"Nonostante i primi disagi - sottolinea l'albergatrice - abbiamo scoperto questo bellissimo modo di lavorare, a distanza, da dove si desidera", aggiungendo: "Si può quindi dedicare parte della giornata al territorio, al relax, alla vacanza, alla tranquillità e parte al lavoro. La troviamo una bella opportunità da sfruttare e da poter proporre ai nostri ospiti. Ma la nostra identità e natura di albergo di montagna non muta".
I comuni montani senza banda ultralarga
Una bella opportunità che potrebbe essere colta in tante località di montagna del Belpaese, ma il problema principale resta proprio la connessione a internet.
Lo sottolinea Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, l'Unione nazionale dei Comuni, comunità e Enti montani: "Ho appreso con grande sorpresa che il Ministero dello Sviluppo economico vorrebbe assegnare i voucher per l'accesso alla banda ultralarga a fine estate", ma resta un miraggio "per chi abita nelle zone alpine e appenniniche italiane, costretto a inseguire qualche chilobit al secondo di velocità in più per scaricare un film, lavorare o fare lezione a distanza. Le alte velocità previste dal Piano Bul in linea con gli obiettivi europei, oggi ce le scordiamo. Su 7000 Comuni totalmente o parzialmente da cablare, in aree bianche, solo 248 vedono la banda ultralarga disponibile e i servizi di connettività acquistabili. Solo il 4% dei Comuni è fatto, pronto, finito. E solo in 69 Enti italiani è stato fatto il collaudo"
Un ritardo che penalizza vaste aree d'Italia, secondo Bussone, e anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli lo avrebbe ammesso, mentre anche i ministri Pisano e Provenzano sono consapevoli della questione, avendo ricevuto lettere da Uncem, che ora chiede: "Prima di dare i voucher completiamo le reti e consentiamo a tutti i cittadini di accedere agli incentivi statali per far incontrare la domanda e l'offerta di connettività ad alta velocità".