Italia

Treviso, ordigni contro sede Lega: nessun ferito

Un ordigno rudimentale è esploso, poco prima delle 14, in via Fontana 95, a Treviso, all’altezza della sede della Lega.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, col personale operativo del nucleo Nbcr. Nessuna persona coinvolta, limitati danni al portone di ingresso.

Gli artificieri hanno poi fatto brillare un secondo ordigno nei pressi della sede del Carroccio. Secondo quanto si apprende, è giunta una rivendicazione da sedicenti anarchici.

C'è l'ipotesi che nascondessero un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto i due
ordigni piazzati vicino alla sede della Lega a Treviso. Secondo fonti della Lega, avvalorate da chi sta indagando sul fatto, la prima 'bomba carta' trovato esplosa avrebbe dovuto richiamare l'attenzione, la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra cui l'ordigno era collegato

Salvini: ordigno non ci fa paura, andiamo avanti più forti di prima 
"Una bomba è esplosa nelle scorse ore di fronte alla sede della Lega di Villorba (Treviso), un'altra bomba è stata fatta saltare dagli artificieri poco fa. Cercano di fermarci? Violenti e delinquenti non mi fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima". Lo scrive il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook.

Zaia: "Atto gravissimo" 
"Esprimo la mia più ferma condanna per l'attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale".

Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il grave atto compiuto la notte scorsa. "Un bruttissimo segnale contro quella che non è soltanto la sede storica di un movimento e di un partito, ma anche un luogo dove i cittadini e i militanti si ritrovano per un confronto che deve sempre essere aperto, franco e democratico. Da noi è così, se qualcuno altro vuol far prevalere altri linguaggi, sappia che troverà sempre una ferma e condivisa opposizione democratica".