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Giappone, via libera del parlamento ad abdicazione dell'imperatore Akihito. Prima volta in 200 anni

Era stato lo stesso Akihito, in un raro messaggio televisivo alla nazione, a ventilare la possibilità che, a causa della sua età, il proseguimento delle sue funzioni sarebbe potuto essere difficile 

Il parlamento del Giappone ha approvato la proposta di legge che consentira' all'attuale imperatore Akihito di abdicare. Il voto odierno della camera dei consiglieri segue il via libera della camera dei rappresentanti della scorsa settimana. La legge e' stata formulata nello specifico per l'attuale sovrano: si tratta della prima volta in 200 anni che un imperatore rinuncia al trono.

Il passo indietro chiesto in un discorso in Tv
Era stato lo stesso Akihito, in un raro messaggio televisivo alla nazione, a ventilare la possibilità che, a causa della sua età, il proseguimento delle sue funzioni sarebbe potuto essere difficile. Il discorso di Akihito, trasmesso dalla Tv pubblica Nhk, è stato il secondo dall'inizio del suo regno. Il primo fu cinque giorni dopo il devastante tsunami dell'11 marzo 2011.   "Sono preoccupato per la difficoltà di esercitare le mie funzioni come simbolo dello Stato": con queste parole l'imperatore Akihito del Giappone, 82 anni, si era detto preoccupato per le sue capacita' di continuare a soddisfare gli obblighi e la missione che il ruolo gli impone. Era un messaggio molto atteso, contenuto in un video messaggio preregistrato, una dichiarazione solenne in cui lasciava intendere che si attendeva le modifiche dell legge che lo obbligavano a restare imperatore per tutta la vita.     Il premier giapponese, Shinzo Abe, ha risposto a stretto giro di posta alle parole dell'imperatore. Il premier, pochi istanti dopo il messaggio al popolo dell'imperatore, ha detto che il governo prende "con molta serieta'" le sue parole  e ha intenzione di rispondere all'appello. "Riceviamo con attenzione le parole di Sua Maesta' l'Imperatore e dobbiamo rifletterci profondamente", ha dichiarato Shinzo Abe.