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​WSJ: l'inviato del re sapeva che venne "fatto a pezzi"

Morte Khashoggi, Trump: bugie da Riad, ma è incredibile alleato Usa

Erdogan: martedì fornirò i dettagli sulla morte di Khashoggi 

Nella versione dell'Arabia Saudita sulla morte del giornalista Jamal Khashoggi "ovviamente c'è stato un inganno e ci sono state bugie". Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, in una intervista telefonica al Washington Post, aggiungendo però che l'Arabia Saudita è un "alleato incredibile" degli Usa. Trump ha parlato anche delle eventuali responsabilità del principe ereditario Mohammed bin Salman, augurandosi che non sia coinvolto.

"Nessuno mi ha detto che è responsabile e nessuno mi ha detto che non lo è, non abbiamo ancora definito questo punto... mi piacerebbe che lui non fosse responsabile", ha detto.

Quanto alla sintonia tra MbS e Jared Kushner, Trump ha detto che il proprio genero sta facendo "un buon lavoro", ma che "si tratta di due ragazzi. Jared non lo conosce bene. Sono solo due ragazzi che hanno la stessa età e che si piacciono, io credo".  

Erdogan: martedì fornirò i dettagli sulla morte di Khashoggi 
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato intanto che martedì rivelerà i dettagli delle indagini turche sulla morte del giornalista saudita. 

WSJ: inviato del re sapeva che venne "fatto a pezzi"
Una faida è in corso nella corte di re Salman, a Riad, dove la versione della morte di Khashoggi viene contestata perfino in alcuni ambienti molto vicini alla famiglia reale e avversi, in particolare, al principe ereditario, Mohamed bin Salman. La versione alternativa a quella ufficiale, e molto simile a quella turca, arriva da una registrazione audio fatta ascoltare l'11 ottobre scorso dalle autorità di Ankara al principe Khalid al-Faisal, inviato da re Salman in Turchia: il giornalista, secondo quanto hanno riferito al Wall Street Journal due membri della famiglia reale saudita, fu "drogato, ucciso e fatto a pezzi" pochi minuti dopo il suo ingresso nell'edificio. La registrazione audio, ha affermato un'altra fonte interna a Corte, "è totalmente diversa da quella che indica una lite scatenata da un diverbio". 

Londra: non crediamo a Riad
Il Regno Unito si unisce allo scetticismo della comunità internazionale verso le spiegazioni saudite sulla morte di Jamal Khashoggi, il giornalista dissidente che secondo le autorità turche venne ucciso e fatto a pezzi nel consolato saudita a Istanbul. "Non credo siano credibili", ha detto il ministro per la Brexit, Dominic Raab, riferendosi alla versione di Riad, secondo cui Khashoggi mori' quasi incidentalmente nel corso di una lite nel consolato. Londra, ha aggiunto, "sostiene le indagini delle autorità turche e il governo britannico vuole vedere che le persone colpevoli della morte del giornalista siano portate di fronte alla giustizia".