Un drone americano avrebbe ucciso il leader spirituale di al Qaeda nella Penisola Arabica, Harith bin Ghazi al Nadhari, tra i primi a rivendicare l'attacco sferrato alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Al Nadhari sarebbe stato ucciso insieme ad altre tre persone mentre era nella sua auto ad As-Said, nella provincia di Chabua. Secondo quanto scrive al Qaeda nella Penisola Arabica, la morte risalirebbe al 31 gennaio.
Chi è al Nadhari
30 anni, il suo vero nome è Mohammd al-Murshidi. Dopo gli studi all'Università per Imam di Sanaa - considerato uno dei centri per il reclutamento di militanti tra coloro tra i sunniti che sposano la linea dura - è stato classificato come "global terrorist" da Washington. Il 9 gennaio, in un video, al Nadhari aveva rivendicato l'attentato contro Charlie Hebdo dipingendolo come una vendetta contro le vignette che avevano ritratto il profeta. Prima era anche sceso in campo contro il sedicente Califfo.
Raid Usa in Yemen
E' il secondo raid aereo statunitense con i droni in meno di 5 giorni, quello in cui sarebbe stato ucciso al Nadhari. Un segnale da parte degli usa di voler portare ad una soluzione la polveriera Yemen, politicamente paralizzato e teatro costante di scontri tra truppe governative e ribelli Houthi - secondo molti analisti sostenuti dall'Iran - che chiedono maggiore potere nel Paese.