Scappano dal Burundi per l'instabile situazione interna ma arrivati in Tanzania vivono in condizioni sanitare gravissime per sovraffollamento e mancanza di acqua potabile. I campi di accoglienza sono allestiti nella parte occidentale, dove il colera ha già colpito 20 persone e c'è il rischio di epidemie tra la popolazione.
Lo riferisce Oxfam Italia, l'associazione umanitaria che è impegnata sul campo, nella spiaggia di Kagunga, per costruire postazioni d’acqua corrente e bagni pubblici, al fine di evitare ulteriori contagi. La Onlus comincerà a lavorare anche nel campo di Nyagurusu, dove sono stati trasferiti circa 22.000 profughi.
Il quadro sanitario
40.000 burundesi si rifugiano nei campi profughi di Kagungua e Nyarugusu. Si registrano 1.057 casi di dissenteria acuta denunciati dalle Nazioni Unite.
Situazione politica
Uomini, donne, bambini e anziani arrivano attraverso il lago Tanganica per sfuggire a una difficile situazione culminata con il tentativo di golpe dello scorso 13 maggio. Condizione che non sembra migliorare, nonostante l'annuncio dello spostamento delle elezioni dal 26 maggio al 5 giugno voluto dalla comunità internazionale.
Appello Oxfam
"C'è urgente bisogno di acqua pulita, materiale medico e servizi igienici adeguati - afferma Silvia Testi, responsabile dell’Ufficio Africa di Oxfam Italia - Gli scontri nel paese stanno continuando. Il numero di rifugiati, già oltre 105 mila, potrebbe aumentare e incrementare - continua - il rischio di diffusione di malattie".