Nelle denunce presentate dai parenti delle vittima di Coronavirus, riuniti nel Comitato "Noidenunceremo", si chiede perché non sia stata istituita la zona rossa in Valseriana e si cita un documento del 27 febbraio in cui - si legge nelle denunce - imprese e sindacati scrivono che "dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate" evitando di "diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro made in Italy e il turismo".
Il documento è sottoscritto da Abi, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Alleanza delle cooperative, Rete Imprese Italia, Cgil, Cisl,Uil.
Il 28 febbraio, sottolinea il Comitato, "Confindustria Bergamo lancia uno spot con l'hashtag #Bergamoisrunning, un video in inglese che ha l'obiettivo di tranquillizzare i partner stranieri in cui si dice che il rischio nella zona è basso, che l'Italia ha preso ampie misure di protezione e che le operazioni delle aziende bergamasche non sono contagiose".