La legge elettorale ancora non c’è ma ha già un nome, almeno per i 5Stelle: Pregiudicatellum. Il neologismo, ispirato chiaramente alle vicende processuali di Silvio Berlusconi, compare in home page sul sito di Beppe Grillo dopo che, già prima dell’incontro tra il Cavaliere e Matteo Renzi, dal MoVimento si erano levate critiche nei confronti dell’incontro e del futuribile accordo.
“La legge elettorale Renzie – Berlusconi – si legge sul blog di Grillo -, il ‘Pregiudicatellum’, prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari. I cittadini devono stare a guardare. Liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza”.
“La ‘Profonda Sintonia’ con un pregiudicato al quale vengono affidate le sorti del Paese attraverso una nuova legge elettorale è un’allucinazione”, continua sul suo blog Grillo . Il M5S ha annunciato che presenterà una sua proposta a fine febbraio e critica duramente quello che ai suoi occhi è un accordo fatto da due “extraparlamentari”.
“L'Italia è in preda alle allucinazioni – conclude il blog del leader M5S - e ai dejà vu. Ieri sono riapparsi D'Alema che stringeva la mano allo statista Berlusconi della Bicamerale e Veltroni fotografato accanto all'amico Berlusconi sovrapposti a Renzie in Profonda Sintonia con il pregiudicato Berlusconi. (…) Le leggi si fanno in Parlamento non in una stanza con due extraparlamentari, uno in attesa del gabbio”.