Genova,
La procura di Genova ha chiuso le indagini per la vicenda che vedeva coinvolto il padre del premier, Tiziano Renzi, accusato di bancarotta fraudolenta e ne ha chiesto l'archiviazione. Spetta ora al gip decide se accogliere o meno la richiesta dei pm. L'indagine era nata dopo il fallimento della società Chil Post srl, che distribuiva di giornali e volantini.Il curatore fallimentare avrebbe rilevato passaggi sospetti dei rami d'impresa e uscite di denaro non giustificate: per questo aveva trasmesso la relazione alla Procura della Repubblica. Per gli altri due amministratori subentrati nella gestione societaria nel 2010, Antonello Gabelli e Mariano Massone sono state chiuse le indagini e l'accusa è di bancarotta fraudolenta.
Secondo l'ipotesi accusatoria iniziale Tiziano Renzi, prima di dichiarare il fallimento della sua società con debiti per 1 milione e 300 mila euro, nel novembre 2013 l'avrebbe spogliata del ramo sano cedendo i beni disponibili alla Eventi6, azienda di proprietà della moglie Laura Bovoli. A insospettire i pm fu il prezzo di vendita da marito a moglie, che sarebbe stato di poco più di 3000 euro. Per gli inquirenti, Renzi negli anni in cui era amministratore avrebbe gestito correttamente la società madre e non avrebbe contribuito al fallimento.