Il semestre di presidenza italiana dell'Ue volge al termine, con l'ultimo Consiglio presieduto dal nostro Paese. E' dunque tempo di bilanci. Tra i primi a tracciare le somme, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, che dice: "In questo semestre la Ue ha cambiato testa" e la Commissione ha stabilito "un triangolo tra consolidamento dei conti, riforme e investimenti", quindi "vedo con piacere l'azione del governo Renzi che ha cambiato le cose in Italia e contribuito a cambiarle in Ue, ma non si può cambiare tutto in soli sei mesi".
Impegni dell'Italia nero su bianco
Una fiducia che Junker richiama anche in relazione alle legge di stabilità, foriera di recenti polemiche tra Roma e Bruxelles. "Abbiamo dato più tempo all'Italia e in molti Paesi sono stato molto criticato per questo perché molti avrebbero voluto che applicassi alla lettera e con severità il patto di stabilità - chiarisce Juncker. Io non ho voluto farlo e non ho voluto dettare al governo e al Parlamento italiano quello che avrebbero dovuto fare, ma ho chiesto al governo italiano di mettere nero su bianco" i propri impegni.