Città del Vaticano,
Il Papa lancia un appello alle parrocchie, comunità e santuari di tutta Europa: "ognuno accolga una famiglia di profughi, un gesto concreto in preparazione dell'Anno santo". Un'accoglienza che inizia proprio dalla diocesi di Roma come ha annunciato il Pontefice durante l'Angelus: "anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi".Parole forti quelle del Pontefice, "Spesso noi siamo ripiegati e chiusi in noi stessi, e creiamo tante isole inaccessibili e inospitali". Chiede di dare ai migranti una speranza concreta: "Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che "fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama ad essere 'prossimi' dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta".
"Qualsiasi cosa possiamo fare per aiutare queste persone disperate, dovremmo farla, sia individualmente che come gruppo o come governo". Così l'ex segretario generale dell'Onu Kofi Annan commenta l'appello di papa Francesco.
Un appello al dialogo e all'apertura arriva anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Quando prevalgono l'egoismo e la demagogia, l'Europa e l'intero Occidente risultano più deboli e la loro voce diventa meno efficace nel mondo" il messaggio inviato alla Comunità di Sant'Egidio. "Nessuno, in tempi di globalizzazione, può chiamarsi fuori o sentirsi al sicuro. Le fiamme della guerra lambiscono i nostri confini, provocando miseria, devastazioni e ondate di profughi che bussano alle porte dei Paesi occidentali con la speranza di trovare salvezza, speranza e diritti. La risposta delle nazioni democratiche non può essere la chiusura e l'arroccamento. I muri e i fili spinati non fermeranno il divampare degli incendi".