Italia

Guerra di camorra

Napoli, continua faida tra bande. J'accuse di De Magistris: governo e pezzi di Stato corresponsabili

Il primo cittadino di Napoli contro i tagli alla sicurezza che favoriscono l'aumento di criminalità. Oggi la fiaccolata nel quartiere Sanità, lo stesso dove Gennaro Cesarano è stato ucciso nella notte tra sabato e domenica scorsi

Anche questa notte colpi di arma da fuoco sono stati esplosi a Soccavo alla periferia di Napoli. Colpi in aria e colpi contro la vetrina di una pasticceria.

È la guerra di Camorra che sta terrorizzando Napoli e che negli ultimi giorni ha portato a diverse sparatorie nell'area occidentale e tre omicidi: due nel quartiere Sanità, uno a Ponticelli. Il più ecclatante è stato sicuramente quello del diciassettenne, Gennaro Cesarano, ucciso all'alba di domenica da un colpo pistola che gli ha trapassato il torace.

Il raid è scattato in piazza San Vincenzo, nel quartiere Sanità, davanti all'omonima chiesa: al blitz hanno preso parte almeno due killer. C'è stata una sparatoria durante la quale sono stati esplosi una ventina di colpi di pistola di due calibri diversi. A terra, ferito a morte, è rimasto il giovane diciassettenne, poi trasportato in ospedale dove è giunto cadavere. Per lui, morto ancora minorenne, è stata organizzata per oggi una fiaccolata. 

La camorra e la criminalità non dominano la città, dice il sindaco Luigi De Magistris che però accusa "governi e pezzi di Stato di essere corresponsabili di quanto sta accadendo: tagli alle risorse destinate alla sicurezza e al contrasto al crimine" . L'austerità, aggiunge il primo cittadino nel post su Facebook " favorisce il crimine e consolida chi vuole comunità impaurite".

Evidentemente De Magistris giudica insufficiente o tardivo il supporto arrivato dal ministero dell'Interno che ha disposto il potenziamento dei servizi di prevenzione e controllo del territorio con l'invio di oltre 50 unità che rinforzeranno le fila della Polizia di Stato e dei Carabinieri.

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