Resta ancora fermo nell'hangar il nuovo Airbus A340 del servizio di stato preso in leasing due mesi fa dal governo: mancano ancora i protocolli di sicurezza che si richiedono per questo genere di voli - si spiega da fonti dell'Esecutivo -. E salta così il viaggio inaugurale in Sud America con il premier Matteo Renzi, una folta delegazione di imprenditori e di giornalisti al seguito. Si ritorna al vecchio schema, almeno per la missione sudamericana (Cile,Colombia,Perù e Cuba, dal 23 ottobre): il caro vecchio A319 concepito per le tratte a medio raggio. E quindi costretto a lunghe soste intermedie per i rifornimenti.
Il nuovissimo "Air force one" tricolore, l' A340, è quello che si definisce un "gigante dei cieli" in grado di fare lunghi voli senza scali e sta per entrare nella flotta del trentunesimo stormo, una costola dell'Aeronautica che ha in carico i voli del servizio di Stato, gestiti dalla presidenza del Consiglio.
Evidentemente le procedure di collaudo (in Europa severissime) e immatricolazione in Italia stanno procedendo più a rilento del previsto. "Il viaggio in America Latina avverrà con la flotta già a disposizione della presidenza del Consiglio (Airbus A319 per il presidente e il suo staff, dunque, e - sembra - un altro aereo per gli imprenditori al seguito, perchè si tratta di una "missione di sistema" - si spiega - dove parteciperanno diverse imprese italiane).
Il vecchio Airbus viene utilizzato normalmente dalle compagnie aeree per i voli a medio raggio: il suo acquisto fu deliberato dal primo governo Prodi per sostituire i vecchissimi Douglas Dc9 in dotazione ancora all'inizio degli anni 90.
La vendita del datato A 319 era stata poi autorizzata dal governo di Enrico Letta, due anni fa, ma senza ipotizzare - polemizzò qualche mese fa l'ex premier - l'acquisto o il noleggio di un aereo come l'A340. In ogni caso il nuovo velivolo preso in "affitto" - a costi che sono ancora top secret - garantisce voli diretti in molte destinazioni del mondo senza i lunghi pit stop per fare carburante previsti con l'attuale modello.
Il nuovo velivolo alla fin fine - spiegano in ambienti governativi - dovrebbe portare a ulteriori risparmi di gestione rispetto all'acquisto e alla manutenzione di un aereo, così come e' stato invece fatto negli ultimi decenni.
La conformazione interna del nuovo 'Air force one' italico dovrebbe essere simile a quella dell'attuale A319: con camera da letto, piccolo studio per le autorita' e salottino, e una lunga serie di poltrone standard nella parte posteriore della fusoliera. Resta il fatto che la presidenza del Consiglio non intende commentare foto e indiscrezioni sul "presunto" nuovo aereo già circolanti in rete.
Sicuramente - si garantisce - anche per il nuovo aereo, una volta che entrerà in servizio effettivo, le regole di ingaggio dei voli, gestite da Palazzo Chigi - saranno orientate ad un utilizzo parsimonioso dei viaggi di Stato e degli spostamenti ufficiali del premier e di altre autorita' istituzionali, come il presidente della Repubblica. Tenendo anche presente che da tempo ministri e autorita' istituzionali utilizzano spesso i voli di linea per i loro spostamenti: a meno che - si ricorda in ambienti parlamentari - non sia assolutamente indispensabile (anche per questioni di urgenza e logistiche), previa autorizzazione di Palazzo Chigi, l'utilizzo del volo di Stato.