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Si tratta di due fratelli di 16 e 17 anni

Australia, fermati all'aeroporto di Sydney due minori sospettati di essere pronti a unirsi all'Isis

Sarebbero stati 'indottrinati' on-line ed erano diretti verso una non meglio identificata "zona di conflitto", ha detto il ministro dell'immigrazione. L'Australia stima che 90 dei suoi cittadini stiano combattendo con l'Isis in Siria e in Iraq

Bandiera Isis (Ansa)

Due fratelli australiani sono stati fermati all'aeroporto di Sydney perché sospettati di essere pronti a unirsi allo Stato Islamico. Secondo quanto ha riferito il ministro dell'immigrazione Peter Dutton, i ragazzi, di 16 e 17 anni, hanno insospettito gli agenti della dogana proprio per la loro età, mentre cercavano di imbarcarsi. I giovani sarebbero stati 'indottrinati' on-line ed erano diretti verso una non meglio identificata "zona di conflitto", si è limitato a dire il ministro. "Sono bambini, non assassini. Non possiamo permettere che vadano a combattere in un Paese straniero per poi tornare con idee radicali", ha aggiunto Dutton.

Per il primo ministro Tony Abbott, "si tratta di due maldestri giovani australiani, nati e cresciuti qui, andati a scuola qui, che hanno assimilato i nostri valori, ma che hanno ceduto alle lusinghe dell'Isis ed erano sul punto di fare qualcosa di terribile e pericoloso. Sono contento che siano stati fermati". Abbot ha quindi invitato "chiunque stia ascoltando il culto della morte a tapparsi le orecchie".

L'Australia stima che 90 dei suoi cittadini stiano combattendo con l'Isis in Siria e in Iraq.