"Fate presto". E' l'appello al Governo del governatore della Lombardia, Attilio Fontana. "Il numero di contagi sta aumentando, anche oggi purtroppo è un numero alto". Il governatore, che ha chiesto misure più restrittive per la regione, ha fatto presente che è aumentato di circa 1.500 contagi il numero di infetti in 24 ore. "Difficile dire se oggi sia il dato peggiore perché i dati non vengono raccolti in misura omogenea, certi arrivano in ritardo, altri prima. Comunque il trend è in crescita".
La lettera al Governo
Fontana, in accordo con i sindaci della regione, ha inviato al Governo delle proposte formali per porre in essere ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus.
Tra le richieste, come si legge in una nota della Regione, c'è la chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, a eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali e alla vendita di beni di prima necessità. Inoltre, è stata chiesta la chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Resterebbero invece aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.
La Regione ha anche chiesto la chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (per esempio parrucchieri ed estetisti) a eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza, di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (per esempio ostelli e agriturismi) a eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell'espletamento delle attività di servizio pubblico, di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.
Le richieste andrebbero ad integrare il Dpcm dell'8 marzo 2020. Nel documento inviato dalla Regione al Governo si comunica altresì che "per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvedera' a regolamentare l'eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese" e "sono in via di definizione ulteriori accordi con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive".