Italia

'Noi e sindacati risponderemo con patto per la crescita'

Bonomi: "Preoccupato per il clima di violenze. Ferma condanna di Confindustria per assalto a Cgil"

"Sono momenti in cui bisogna avere molta fermezza - spiega il Presidente di Confindustria - Non bisogna arretrare mai". E aggiunge: "Chi non rispetta e chi non fa rispettare l'obbligo di Green Pass e le regole sui vaccini si mette fuori da un patto di coesione sociale"

"Sono molto preoccupato dopo le violenze di sabato. Si avverte un clima di violenza per infondere sfiducia al Paese che aprono una luce inquietante". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi - ospite stamattina a Reggio Emilia all'inaugurazione di un digital automation lab di Unindustria locale - commentando l'assalto alla sede della Cgil a Roma.

"Mi ha ricordato l'autunno scorso - ha continuato - quando durante la fase importante dei rinnovi contrattuali, il sistema Confindustria e suoi presidenti sono stati oggetto di assalti come a Napoli e Cosenza, di minacce con pacchi bomba e buste con proiettili recapitate ai presidenti di Confindustria Lombardia, Bergamo e Brescia. Sono momenti in cui bisogna avere molta fermezza e noi abbiamo tenuto la barra dritta. La stessa che serve oggi da parte dei corpi intermedi che danno un grande contributo al Paese in momenti difficili. Non bisogna arretrare mai". 

Secondo il numero uno degli industriali, "i temi delicati della sicurezza sul lavoro e della lotta al Covid "devono vedere tutti uniti nella predisposizione dei migliori strumenti sulla sicurezza sanitaria. Bonomi si è dunque detto "certo che anche le organizzazioni sindacali vorranno dare un segnale al patto per la crescita, che è la migliore risposta che diamo al mondo del lavoro e al Paese tutto".

La posizione di Confindustria, ha detto Bonomi, si fonda sul fatto che abbiamo "una responsabilità nazionale, le fabbriche devono essere un luogo di sicurezza per la comunità e chi non rispetta e chi non fa rispettare l'obbligo di Green Pass e le regole sui vaccini 'si mette fuori da un patto di coesione sociale, questo va sottolineato'. Questo perché "la guerra contro il Covid e le sue varianti non è ancora vinta, quindi non possiamo ammettere ipocrisie e tornare indietro, rischiando nuove chiusure", ha detto Bonomi. E avverte: "Sappiamo da un mese dell'introduzione dell'obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro. Dal 15 ottobre non accettiamo più rinvii, obiezioni o aggiramenti. Non siamo disposti a dialogare".