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Macron ai gilet gialli: tendo la mano ma voglio un'ecologia popolare

Il presidente fissa 3 mesi di dialogo "per soluzioni accessibili a tutti", poi annuncia: la Francia chiuderà 14 reattori nucleari entro il 2035

Emmanuel Macron "tende la mano" ai manifestanti contro il caro-carburante. Parlando della protesta dei gilet gialli, il presidente francese ha comunque affermato di auspicare "un'ecologia popolare". Macron ha annunciato "una grande concertazione sulla transizione ecologica e sociale con la missione di costruire un nuovo modello economico, sociale e territoriale di cui abbiamo bisogno". Ed ha fissato "tre mesi per costruire soluzioni accettabili e accessibili a tutti". 

Il presidente ha poi riconosciuto che "sulle questioni ambientali, dobbiamo per forza ammettere di aver fatto troppo poco": "Oggi c'è un allarme sociale e ambientale. Ho visto le difficoltà dei francesi. Quando dicono che sono sempre gli stessi che fanno gli sforzi, hanno ragione". Macron ha poi accennato ai francesi - molti dei quali rappresentati nel movimento dei gilet gialli, che il presidente non ha mai citato con questo nome - che sono andati ad abitare nelle periferie e che vanno al lavoro in auto: "Li abbiamo condotti, meccanicamente e collettivamente, nella situazione in cui si trovano oggi". "Tutti - ha aggiunto - abbiamo la nostra parte di responsabilità. Ma la mia responsabilità è semplice: garantire l'accesso ad un'energia che sia sufficientemente poco costosa e pulita". 

"Non confondo teppisti con cittadini che vogliono far passare un messaggio" 
"Un movimento di contestazione di grande estensione, partito dal prezzo del carburante, ha portato a delle manifestazioni importanti ma anche a della violenza inaccettabile. Voglio dire qui che non confondo questi atti inaccettabili con la manifestazione nella quale si sono inseriti. Non confondo i teppisti con i cittadini che vogliono far passare un messaggio", ha affermato Macron a proposito dei gilet gialli, parlando durante la presentazione della Programmazione pluriennale dell’energia. 

Francia chiuderà 14 reattori nucleari entro il 2035
La Francia chiuderà 14 dei 58 reattori attualmente in funzione nel Paese entro il 2035 (tra quattro e sei entro il 2030), oltre ai due della centrale di Fessenheim - la più vecchia del Paese - che cesseranno di funzionare nell'estate del 2020: lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron, nel corso della presentazione del programma energetico per i prossimi anni. Tuttavia, Macron ha sottolineato che "ridurre il ruolo dell'energia nucleare non significa rinunciarvi", anche se non verrà adottata nessuna decisione immediata sulla costruzione di nuovi reattori di tipo Epr di ultima generazione. 

Governo riceverà 'gilet gialli' "su richiesta Macron"
Il ministro dell'ambiente francese, Francois de Rugy, riceverà i rappresentanti dei 'gilet gialli' su richiesta del presidente Emmanuel Macron. Lo ha reso noto l'Eliseo. Per Macron si tratta di una giornata molto delicata. Stamane il presidente francese ha presentato il programma energetico plueriennale  e l'atteso piano di transizione energetica. Il presidente ha detto di avere ben presente "l'allarme sociale", ma ha anche sottolineato che c'è "un allarme ambientale". "Abbiamo fatto troppo poco sul clima", ha detto. "Non possiamo essere lunedì per l'ambiente e martedì contro l'aumento dei prezzi del carburante".